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Reporters Sans Frontières

Freedom of expression and of information will always be the world’s most important freedom. If journalists were not free to report the facts, denounce abuses and alert the public, how would we resist the problem of children-soldiers, defend women’s rights, or preserve our environment? In some countries, torturers stop their atrocious deeds as soon as they are mentioned in the media. In others, corrupt politicians abandon their illegal habits when investigative journalists publish compromising details about their activities. Still elsewhere, massacres are prevented when the international media focuses its attention and cameras on events. Freedom of information is the foundation of any democracy. Yet almost half of the world’s population is still denied it. rsf.org

Yemen: Attacchi aerei hanno provocato un massiccio afflusso di feriti in due ospedali supportati da MSF

Una serie di attacchi aerei lanciati ieri dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita e dagli Emirati sul centro di Sana’a, in Yemen, ha provocato un afflusso massiccio di almeno 72 feriti e 6 morti in due ospedali supportati da Medici Senza…

Ancora preoccupazioni per sequestri e sparizioni di giornalisti

Reporter senza Frontiere esprime la propria preoccupazione per la sorte di tre impiegati della sede di Abu Dhabi di Sky News Arabia : si tratta del reporter mauritano Ishak Mokhtar, del cameraman libanese Samir Kassab e di un autista siriano…

Direttore di una radio brasiliana ucciso: aumentano sempre più le violenze contro i giornalisti

Reporter senza Frontiere condanna l’uccisione del direttore di Rádio Meridional Claudio Moleiro de Souza da parte di un intruso, avvenuta il 12 ottobre all’interno della stazione radiofonica a Jaru, nello stato nordoccidentale di Rondônia (Brasile). Un suo collega, Alberto Dutra…

Etiopia: arrestato illegalmente redattore di Reporter

Reporter senza frontiere denuncia con preoccupazione l’arresto e il trasferimento illegale di Melaku Desmisse, redattore del Reporter settimanale etiope a grande tiratura che pubblica in aramaico. Melaku Desmisse è stato arrestato per motivi sconosciuti nel suo ufficio di Addis Abeba…

Classifica RSF della Libertà di Stampa 2013: speranze deluse dopo la primavera

Reporter senza frontiere pubblica il suo rapporto annuale e lancia l’indicatore per la libertà dei media. Dopo le cosiddette Primavere arabe e gli altri movimenti di protesta che hanno causato molti “saliscendi” nella classifica dello scorso anno, la Classifica della…

La censura e la repressione dei protagonisti dell’informazione sono già state rielette

L’8 novembre 2012 si è aperto il 18° congresso del Partito Comunista Cinese nel quale saranno eletti i quadri dirigenti del paese come il segretario del Partito, il presidente della Repubblica, il Primo Ministro e il presidente dell’Assemblea Nazionale. Reporters…

Per il Diritto di Parola

Nessuno dovrebbe sprecare tempo per guardare il film “Innocence of Muslim”. Tuttavia, possono i leader politici e i giornali biasimare l’autore di questa insensata opera d’arte per gli atti di violenza in corso nel tentativo di mitigare la rabbia distruttiva…

Russia: libertà di informazione minacciata da legge liberticida nei confronti di internet e penalizzazione reato di diffamazione

Mercoledì scorso la camera del parlamento russo, la Douma, ha adottato in terza lettura una legislazione che permette di creare una lista nera sul web, suscitando inquietudine in quanto all’accanimento della censura e la messa in opera di sistema di filtraggio in rete.

Reporter senza frontiere presenta a Aung San Suu Kyi il rapporto sulle minacce alla libertà di informazione

Reporter senza frontiere pubblica oggi il suo rapporto sulla crisi attuale nello stato di Arakan, presentato il 27 giugno scorso alla deputata della Lega Nazionale per la Democrazia, Aung San Suu Kyi in visita a Parigi durante il suo primo tour in Europa.

Alcuni esperti dicono: “I crimini contro la libertà di espressione” dovrebbero avere uno status speciale

Reporter senza frontiere accoglie la dichiarazione congiunta di quattro agenzie internazionali che fanno appello ai governi affinché “i crimini contro la libertà di espressione” siano considerati come una categoria speciale del diritto penale per poter garantire miglior protezione ai giornalisti.

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