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Reporters Sans Frontières

Freedom of expression and of information will always be the world’s most important freedom. If journalists were not free to report the facts, denounce abuses and alert the public, how would we resist the problem of children-soldiers, defend women’s rights, or preserve our environment? In some countries, torturers stop their atrocious deeds as soon as they are mentioned in the media. In others, corrupt politicians abandon their illegal habits when investigative journalists publish compromising details about their activities. Still elsewhere, massacres are prevented when the international media focuses its attention and cameras on events. Freedom of information is the foundation of any democracy. Yet almost half of the world’s population is still denied it. rsf.org

Il blogger Maikel Nabil Sanad condannato a due anni di carcere : un insulto allo spirito della Rivoluzione egiziana.

Reporter Sans Frontières denuncia con forza la condanna del blogger Maikel Nabil Sanad a due anni di prigione e un’ammenda di 200 sterline egiziane, circa 300 dollari, per “insulto al Consiglio supremo delle forze armate”.

RUSSIA : Il dibattito politico ostacolato da attacchi cibernetici e arresti di giornalisti

Reporters Sans Frontières deplora i molteplici casi di censura che ieri hanno segnato le elezioni parlamentari in Russia.

Una sentenza della Corte Europea stabilisce che l’applicazione di filtri su Internet viola la libertà di informazione

La Corte di Giustizia Europea, con la sentenza a dir poco storica del 24 Novembre, ha sancito che i sistemi di filtraggio generico su Internet violano diritti fondamentali dei cittadini europei, incluso il diritto alla libera circolazione delle informazioni on-line.

Per un Afghanistan libero, indipendente e democratico

Reporters sans Frontières, insieme alle organizzazioni per la difesa della libertà di espressione e ai sindacati dei giornalisti dell’Afghanistan lanciano un appello affinché in occasione della conferenza di Bonn venga assunto un fermo impegno a difesa del diritto di espressione e della libertà di stampa.

Sicurezza dei giornalisti in Piazza Tahrir

Reporters Sans Frontières denuncia le violenze sui giornalisti che lavorano in Piazza Tahrir al Cairo.

il giornalismo d’inchiesta è morto?

Reporter senza frontiere esprime la sua profonda delusione e la sua reale preoccupazione a seguito
dell’adozione da parte del Parlamento sudafricano, il 22 novembre scorso, della cosiddetta legge
di “Protezione delle informazioni di Stato” e chiede solennemente al Presidente Jacob Zuma di non
promulgarla.

Israele – Serie di misure liberticide

In questo comunicato Reporters Sans Frontières denuncia una serie di misure prese dal governo e dalla giustizia israeliana che denotano un preoccupante attacco alla libertà di informazione in atto nel paese.

Occupy Wall Street : ostacoli alla stampa e nuovi arresti in margine allo sgombero di New York

“Zuccotti Park non è la Piazza Tienanmen”, ha pensato bene di ricordare, il 15 novembre 2011, Scott Stringer, presidente democratico della municipalità (borough) di Manhattan, quando uno dei principali accampamenti del movimento Occupy Wall Street, che si trova nel parco in questione, è stato sgomberato senza preavviso il giorno stesso.

Usare Internet diventerà suicida?

Assassinano un altro cybercittadino a Nuevo Laredo, il quarto in meno di due mesi.

II 9 de novembre scorso è stato trovato a Nuevo Laredo il corpo decapitato di un internauta conosciuto sotto lo pseudonimo di “Rascatripas” moderatore di un sito di denuncia del crimine organizzato a Nuevo Laredo.

La protezione dei giornalisti è messa in discussione dopo la morte di un cameraman

Cameraman del gruppo audiovisivo Rede Bandeirantes, da cui nasce la TV omonima, Gelson Domingos da Silva stava facendo un servizio su un’operazione di polizia nella favela Antares (ovest di Rio de Janeiro) quando è stato colpito a morte da una fucilata nella mattinata del 6 novembre 2011.

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