Mastodon

Reporters Sans Frontières

Freedom of expression and of information will always be the world’s most important freedom. If journalists were not free to report the facts, denounce abuses and alert the public, how would we resist the problem of children-soldiers, defend women’s rights, or preserve our environment? In some countries, torturers stop their atrocious deeds as soon as they are mentioned in the media. In others, corrupt politicians abandon their illegal habits when investigative journalists publish compromising details about their activities. Still elsewhere, massacres are prevented when the international media focuses its attention and cameras on events. Freedom of information is the foundation of any democracy. Yet almost half of the world’s population is still denied it. rsf.org

Giornalista ucciso nella Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa

E’ il quinto in Somalia dall’inizio di quest’anno.

Reporter senza frontiere denuncia l’uccisione del radio cronista Farhan James Abdulle avvenuta ieri sera vicino a Galkayo, capitale della regione centro-settentrionale di Mudug. Due persone non identificate gli hanno sparato per strada mentre faceva ritorno a casa dal villaggio di Garsor.

Libertà d’informazione presa in giro durante il Gran Premio

Nonostante le tensioni e le proteste, alla fine il Gran Premio di Formula Uno di Manama, nel Bahrain, si è corso. A pagare il prezzo della determinazione del governo, volta a impedire la produzione di video e foto sulla repressione in corso non lontano dal circuito automobilistico, sono stati molti giornalisti locali e stranieri.

Redattore del quotidiano Dawn trovato assassinato a Karachi

Reporter senza Frontiere apprende con dolore dell’assassinio di Murtaza Razvi, redattore aggiunto del quotidiano di lingua inglese [Dawn](http://www.dawn.com), il cui corpo senza vita è stato trovato ieri in un appartamento di Karachi, capoluogo della provincia meridionale di Sindh. Aveva le mani legate, e sul corpo segni di tortura e di strangolamento.

Un giornalista vittima di un gruppo armato al centro della Papuasia

Reporter senza Frontiere esprime le proprie condoglianze ai parenti di Leiron Kogoya, giornalista
del Pasific Post e del Papua Pos Nabire, pubblicazione del gruppo Pacific Post, che ha trovato la
morte l’8 aprile 2012, nel corso di un attentato perpetrato da parte di un gruppo armato contro un
aereo all’aeroporto di Mulia (nella provincia della Papuasia).

Bahrein, la censura in pole position

Reporter senza frontiere lancia una campagna e una petizione per denunciare l’incredibile politica di repressione condotta dal regime del re Hamad Ben Aissa Al-Khalifad dall’inizio della primavera araba e la sua opera di propaganda la cui punta di diamante è il grand prix di Formula 1, dal 20 al 22 aprile 2012.

(Link alla campagna e alla petizione in fondo all’articolo)

Adottato in Consigio dei ministri in Francia disegno di legge che prevede pene per la consultazione di siti “terroristi”

Reporter senza Frontiere rinnova le proprie preoccupazioni per il disegno di legge teso a punire la consultazione di siti Internet “che incitino al terrorismo o ne facciano apologia”, adottato dal consiglio dei ministri francese l’11 aprile 2012.

“Prendiamo atto delle modifiche adottate e delle precisazioni inserite nel testo” ha dichiarato l’organizzazione.

Presentatore TV ucciso da auto bomba a Tikrit, Iraq

Reporter senza Frontiere ha emesso un comunicato nel quale condanna l’uccisione del presentatore di Salahaddin TV Kamiran Salaheddin, avvenuta la sera del 2 aprile nel centro di Tikrit, 70 km a nord di Bagdad.
Trentacinquenne e padre di due figli, il giornalista è stato ucciso verso le 21 da una bomba posta sotto la sua auto.

Uccisi due giornalisti freelance al confine tra Siria e Turchia

Reporters sans Frontieres condanna l’uccisione di due giornalisti freelance avvenuta dopo che le forze armate siriane avevano attaccato un gruppo di 50 persone che cercava di penetrare in Siria a Darkush, al confine con la Turchia. Il fatto è avvenuto tre giorni fa.

Siria: cittadini-giornalisti curdi rapiti e uccisi

Reporters sans Frontieres apprende con orrore dell’assassinio, avvenuto il 25 marzo, del cittadino-giornalista curdo Jawan Mohammed Qatna.

Gli attivisti, giornalisti, e quanti si adoperano per informare la comunità internazionale sulle violenze in Siria sono le vittime principali delle violenze perpetrate dalle forze vicine al regime.

Colpo di Stato o ammutinamento: media in ostaggio

Reporter senza frontiere denuncia la presa in ostaggio del Office de Radiodiffusion-Télévision del Mali (ORTM, la televisione statale) da ieri 21 marzo 2012 e disagi che stanno soffrendo vari media (perdite di segnale o chiusure) a seguito di qualcosa di simile a un colpo di stato militare per rovesciare il regime del presidente Amadou Toumani Toure.

1 2 3 4 5