“Che si tratti di un colpo di stato reale o di un ammutinamento, deploriamo nella maniera più forte che la radiotelevisione pubblica sia occupata da militari e i suoi programmi siano stati interrotti . Come spesso accade in tali circostanze, il controllo delle informazioni è fondamentale e i media sono tra i primi obiettivi degli ammutinati. I media pubblici trasmettono un unico messaggio, mentre i media privati sono stati oscurati per evitare una copertura indipendente degli eventi “ha dichiarato l’organizzazione.

“Siamo al fianco dei giornalisti a cui si impedisce di lavorare e del popolo Mali, che è privo di molte fonti di informazione”, aggiunge Reporter senza frontiere.

Il 21 marzo alle 16, l’esercito ha invaso ORTM, sparando in aria nella sede principale e facendo fuggire tutto il personale. Intorno alle 4 del mattino, hanno pubblicato una dichiarazione che annuncia lo scioglimento delle istituzioni e l’istituzione del coprifuoco. Da allora, questa notizia viene ripetuta via TV e radio.

Sempre il 21 marzo tutte le stazioni radio private a Bamako sono state oscurate. La mattina dopo alcune di esse, come Klédu Radio (FM 101,2) e Radio Kayira (104,4 FM), hanno ripreso le trasmissioni. Per quanto riguarda il canale privato Africable subregionale, è stato oscurato dal 21 marzo.

Un giornalista maliano ha dichiarato a Reporter senza frontiere: “La situazione è molto confusa e penso che la giornata di oggi sarà cruciale. E’ una questione tra militari Alcuni si muovono in città e sparano in aria.. . Non è chiaro in cosa credere. Il Presidente Amadou Toumani Toure non ha ancora parlato. ”

Il capo di Stato del Mali semplicemente ha scritto la sera del 21 marzo sul suo account Twitter: “Non c’è colpo di stato in Mali. Si tratta di un ammutinamento “.

Il Mali si trova ad affrontare negli ultimi mesi gli attacchi del Movimento Nazionale per la Liberazione della Azawad (MNLA) e di altri movimenti ribelli. I militari in rivolta denunciano la mancanza di mezzi dell’esercito per combattere contro la ribellione Tuareg e dei gruppi islamici nel nord.

Le elezioni presidenziali sono fissate in Mali per il prossimo 29 aprile.

traduzione di Traduttori Pressenza