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[media-credit id=524 align=”alignleft” width=”230″][/media-credit]La dichiarazione è stata diffusa dall’agenzia delle Nazioni Unite per la promozione e la protezione del diritto alla libertà di espressione, la Rappresentante dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa sulla libertà dei media (OSCE), l’agenzia speciale per la libertà d’espressione dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA) e l’agenzia speciale sulla libertà d’espressione e di accesso all’informazione della Commissione africana dei diritti dell’uomo e dei popoli (CADHP).

E’ giunta a quattro giorni dalla presentazione di due esperti nell’ambito delle libertà di espressione e di opinione delle Nazioni Unite, Frank La Rue e Christoph Heyns, che hanno chiesto maggiore impegno per la protezione dei giornalisti.

Reporter senza frontiere ha dichiarato: “Questi esperti hanno fatto il loro appello congiunto affinché ai crimini nei confronti della libertà di espressione venga assegnato uno status special del diritto penale perchè riconoscono il ruolo che l’informazione libera ha nella nostra società sia che provenga da professionisti, da cittadini o cibercittadini”.
Questa dichiarazione testimonia la preoccupazione che si avverte nei confronti della sicurezza di chi diffonde la notizia e la consapevolezza dell’urgenza della situazione. Inoltre, sottolinea l’obbligo dei governi di investigare su quei crimini per tutelare le vittime e assicurare che venga fatta giustizia”.
Reporter senza frontiere spera che questa dichiarazione, insieme ai due rapporti presentati incoraggino i protagonisti istituzionali e non ad adottare le misure concrete per tutelare i giornalisti e combattere l’impunità e la violenza.

“Questi esperti hanno messo le basi” ha dichiarato l’organizzazione, “ora è tempo che i governi implementino le raccomandazioni ricevute concretamente e al più presto possibile”.

29 giornalisti, oltre ad almeno 12 persone, sono state uccise dall’inizio dell’anno a causa del loro impegno nel diffondere informazioni e notizie. Decine di giornalisti sono anche vittime di minacce, violenze, aggressioni e arresti arbitrari e per questo costretti a fuggire dal loro paese.

Tradotto da Eleonora Albini