Loretta Emiri
Una poesia di Eliane Potiguara
Eliane si definisce cittadina del mondo. È formata in Lettere, con specializzazione in Educazione. È insegnante, scrittrice, poeta, attivista discendente del popolo potiguara. È la fondatrice e coordinatrice del GRUMIN – Gruppo Donna/Educazione Indigena, che è la prima organizzazione di donne indigene sorta in Brasile, con ciò rendendosi… »
Breve resoconto delle Elezioni Municipali in Brasile
Nove dei tredici candidati del presidente Bostanaro (Bolsonaro) non sono stati eletti. Al secondo turno a San Paolo va la coppia Boulos-Erundina; lei ha 85 anni pieni di passione ed energia; sono tra i pochi che meritano di essere definiti di sinistra. I sindaci indigeni sono passati da sei a… »
Natura in fiamme
Márcia Wayna Kambeba è indigena del popolo Omágua/Kambeba. È nata nel 1979 nel villaggio Belém do Solimões ed è cresciuta nella città di São Paulo de Olivença (Amazonas). Vive a Castanhal (Pará), è sposata e ha un figlio di 11 anni portatore di autismo. Nella formazione accademica è geografa specializzata… »
Faccia a faccia I
Ero da poco tornata a Boa Vista. Di primo mattino, passai davanti al Coretto: una donna bionda e il suo bambino lì dormivano, sdraiati per terra. Mentre li contemplavo, si alzarono: lei carina e sporca, con indumenti stracciati, mezza hippie, pensai; lui piccolo e fragile. Lei davanti, il bambino dietro. »
Faccia a faccia VIII
Il circo arrivò a Boa Vista. Andai al circo. La grande tenda: sequenza di pali, tetto, piazza centrale per l’illusione rappresentare. Gli artisti, dipinti e ornati, entrarono correndo, gridando animati, e fecero dei giri nel patio centrale. Fra un’esibizione e l’altra, ci fu un omaggio agli Etruschi, antica civiltà distrutta… »
Faccia a faccia VII
dal Caderno de Cultura della redazione brasiliana Tecnologia del mondo occidentale: tetto di pannelli di alluminio, ganci di ferro, uomini come macchine. La pioggia grossa cade e i pannelli battono uno contro l’altro con violenza e non lasciano riposare. L’amaca oscilla e il gancio di ferro,… »
Faccia a faccia VI
“Va bene pappagallo, va bene pappagallo, va bene pappagallo”. Un’ora dopo l’altra, un giorno dietro l’altro, un garrito stridente dopo l’altro, il pappagallo “civilizzato” ha già imparato a parlare, e la pazienza delle persone a gonfiare. Nella maloca* degli Xekereikỳkètheri, i domestici pappagalli “primitivi” solo con i loro colori incredibili… »
Faccia a faccia V
Non è successo a Calcutta, no, è successo a San Paolo. Passai alcune volte per quella via e lui lì, seduto per terra. Un pesante e scuro giaccone dal quale uscivano: una testa di vecchio scheletrico, una mano reggendo un sacchetto di plastica con qualcosa da mangiare, una pozza d’urina. »
Faccia a faccia IV
Mi ero appena alzata e percorrevo un viale nel cuore di San Paolo. La ragazza era ancora sdraiata, avvolta in una coperta sporca, il materasso sporco buttato sul marciapiedi, di fronte a un negozio ancora chiuso. I suoi profondissimi occhi, pieni di vuoto, entrarono in me: chiedendomi perché il mio… »
Faccia a faccia III
A Guarulhos mi ospitai in una casa di suore. Le suore gestivano un asilo. I bambini dell’asilo sapevano solo gridare. Quando, a causa delle grida, il mio udito e la mia anima cominciavano a sanguinare, io fuggivo alla ricerca di discrezione. Televisione accesa giorno e notte, radio e giradischi a… »