Márcia Wayna Kambeba è indigena del popolo Omágua/Kambeba.

È nata nel 1979 nel villaggio Belém do Solimões ed è cresciuta nella città di São Paulo de Olivença (Amazonas).

Vive a Castanhal (Pará), è sposata e ha un figlio di 11 anni portatore di autismo.

Nella formazione accademica è geografa specializzata in Educazione Ambientale nell’Università Federale dell’Amazonas.

È membro dell’Accademia di Lettere della città di Formiga (Minas Gerais). Nel 2020 è stata premiata dall’Accademia Internazionale di Letteratura Brasiliana. Ha ricevuto l’onorificenza Paulo Frota per i Diritti Umani dall’Assemblea Legislativa dello Stato del Pará, per iniziative rilevanti a favore dei diritti dei popoli indigeni. Nelle elezioni di novembre 2020 è candidata a consigliere della Camera Municipale di Belém. Il suo libro Kumiça Jenó: Narrativas poéticas dos seres da floresta, pubblicato da Underline Publishing, sarà lanciato a breve.

Márcia è scrittrice, poeta, compositrice, fotografa, insegnante, conferenziera, attivista. Svolge il suo lavoro, valorizzando le varie espressioni dell’arte, per parlare di resistenza dei popoli indigeni e della preservazione dell’Amazzonia. Il titolo della poesia di cui è autrice, che ho scelto di presentarvi, è “Natura in fiamme”.

 

Nella terra sacra

Che Tupã creò

Dal seno materno

Si ode il clamore

Di madre Natura

Che soffre il dolore.

 

Il fuoco ardente

Da lontano si vede

Che brucia la selva

Senza chè, né perché

Le foglie si torcono

Volendo vivere.

 

Sul suolo ecco nudi

I resti mortali

Del verde di vita

E degl’animali

Bruciati, sofferti

In resti reali.

 

 

Delle grida acute

Si ode il clamore

Del frutto che arde

Di fiamma e calore

Reciso, perduto

Il fuoco tacque.

 

Dagl’occhi tristi

Una lacrima cade

Lamento di dolore

Con il vento se ne va

Spazzando a terra

Spazzando a terra!

 

traduzione di Irene Chiari