“Non aspettatevi che questo gruppo parlamentare resti rinchiuso nel Parlamento. Staremo con entrambi i piedi e con tutta l’anima nelle strade”. Con queste parole Pamela Jiles introduce a Santiago la prima presentazione del gruppo parlamentare umanista alla stampa cilena, alla presenza, oltre che della famosa giornalista, anche degli altri due deputati eletti, Tomás Hirsch e Florcita Motuda; del presidente del Partito Umanista cileno, Octavio González; e della consigliera regionale più giovane nella Storia del Paese, Fernanda Ortiz.

“Porteremo avanti un lavoro legislativo serio, ciononostante siamo ben coscienti che in questo Paese i cambiamenti fondamentali si producono nelle strade, nei mercati, nelle case, dove vive la gente. Ed è lì che concentreremo principalmente i nostri sforzi”, afferma la Jiles, annunciando che per il gruppo parlamentare “uno degli obiettivi principali e prioritari è la smilitarizzazione del Wallmapu (territorio mapuche, NdT)”.

I tre neo-parlamentari si impegnano, inoltre, ad arrivare al governo del Paese con il Frente Amplio tra quattro anni. “Ci impegneremo e giungeremo al governo”, assicura il cantante Raúl Alarcón – meglio conosciuto come Florcita Motuda – “grazie all’ispirazione politica che si manifesterà nel nostro ambito, la stessa ispirazione che ad un tratto arriva ai poeti, agli scienziati, ai medici quando cercano un’invenzione che faciliti la vita della gente, per far arretrare il dolore e la sofferenza”. In questo senso, il deputato ha definito il suo gruppo parlamentare “mistico-politico, per l’allegria e la profondità che ci contraddistingue in questo partito che è molto più di un partito”.

“Il nostro ruolo principale non è all’interno del Parlamento: non siamo stati eletti per alzare la mano e votare una legge o un’altra, saremo al Congreso per continuare a lavorare con le organizzazioni sociali, culturali, femministe, dei popoli indigeni, con il mondo dei territori e delle circoscrizioni”, dichiara Tomás Hirsch, esprimendo inoltre l’intenzione delle umaniste e degli umanisti di lavorare intensamente per la femminilizzazione della politica. “Ci ispireremo a quella che fu la nostra unica deputata, Laura Rodríguez, e l’11 marzo entreremo sì in Parlamento, ma staremo di fronte alla gente e con le spalle al Parlamento”.

Per quanto riguarda il ruolo del Partido Humanista all’interno del Frente Amplio, “da 30 anni stiamo lottando per costruire un Paese più giusto e democratico, formando sempre coalizioni con altre organizzazioni politiche e sociali”, spiega Hirsch, “e adesso nel Frente Amplio stiamo lavorando insieme per un progetto più grande, che va ben al di là di quello che sta succedendo in queste ultime settimane in Cile e che ha a che vedere con la costruzione di un Paese in cui effettivamente si garantiscano i diritti di tutte e di tutti. Un Paese in cui ci sia democrazia reale. Un Paese in cui uomini e donne, bambini e anziani, gente che proviene da altri Paesi e gente che è nata qui, abbiano il diritto di vivere la propria vita pienamente. Un Paese che abbandoni il maltrattamento per convertirsi in un Paese che tratta bene le persone”.

Concludendo la conferenza stampa, il nuovo gruppo parlamentare umanista ha ribadito la sua intenzione di rispettare “alla lettera” il comune accordo di lasciare la libertà di scelta ai propri militanti per il secondo turno delle presidenziali di domenica 17 dicembre: “A volte lo stile umanista nell’affrontare le questioni può spiazzare, forse siamo un po’ “ucronici”, ma proviamo a guardare più avanti, al come vorremmo che fosse nel futuro la politica. Crediamo che gli accordi presi collettivamente valgano molto di più delle particolarità dei singoli. Continuiamo a credere che il voto sia personale: ognuno elabora la sua decisione, alcuni l’hanno resa pubblica nei social network, altri hanno scelto di non manifestarla. Pensiamo che tutto ciò non abbia nulla di ambiguo e, anzi, rientri pienamente nel campo della libertà d’azione personale”.