Ho parlato con Roberto Mazzini, della Cooperativa Giolli di uno dei progetti europei che stanno realizzando in rete con altre associazioni ed anche con Pressenza, a partire dalle tecniche e dalle idee del Teatro dell’Oppresso.

Roberto, cosa fai nella vita e che cosa è Giolli.

Sono il promotore dell’associazione Giolli nata nel 1992 per diffondere il Teatro dell’Oppresso in Italia e trasformatasi in cooperativa sociale nel 2008.

Giolli è una piccola realtà cooperativa, orizzontale e democratica, dove io e i miei colleghi coordiniamo progetti nazionali ed europei, conduciamo corsi di formazione per operatori sociali, laboratori teatrali in situazioni di marginalità ed esclusione, spettacoli interattivi di Teatro-Forum e altro.

Combattere l’omofobia affinché ci sia inclusione nel lavoro: questo il titolo del progetto.

Fighting omophobia for an inclusive job (FHOFIJ), è il titolo del progetto che riguarda le discriminazioni contro le persone LGBT nel mondo del lavoro e sul prossimo appuntamento internazionale che cade il 27-28-29 Ottobre a Parma.

Il progetto FHOFIJ, che ha l’adesione di una trentina di realtà in Italia, è nato da una collaborazione con analoghe organizzazioni slovene e greche.

Il senso del progetto è di scambiarsi pratiche e metodi per contrastare la discriminazione nel mondo del lavoro e noi 3 partner ci siamo incontrati una prima volta in Grecia per auto-formarci a due metodi, il Teatro dell’Oppresso di Boal (nota 1) e il Loesje (nota 2), un metodo olandese di scrittura collettiva per la coscientizzazione.

FHOFIJ proseguirà a Capodistria a Marzo 2018 con un training che combinerà TdO e produzione di brevi video di sensibilizzazione.

Si concluderà a Settembre 2018 ad Atene con un training internazionale che sintetizzerà i 5 metodi utilizzati.

Il prossimo appuntamento vede implicate non solo noi 3 partner ma anche altre persone provenienti da organizzazioni LGBT italiane, belghe e francesi.

Cosa succede a fine mese a Parma?

I 3 giorni di training serviranno ad approfondire il TdO e introdurre due nuovi strumenti, il training sull’assertività (ovvero come stare nelle situazioni di conflitto in modo positivo) e quello anti-rumor (ovvero come reagire in modo problematizzante di fronte alle dicerie e luoghi comuni) che nasce da un’esperienza simile attuata anni fa dal Municipio di Barcellona-Spagna sul tema razzismo, elaborata da Giolli per adattarla al tema LGBT.

Il percorso dei tre giorni si focalizzerà sulla messa in scena di situazioni di discriminazione basata sul genere, prevalentemente subita nei luoghi di lavoro; sia a partire da storie individuali che da storie tipo, in base a dati che stiamo raccogliendo con l’aiuto delle varie associazioni.

Ricaduta del training può essere la capacità di utilizzare sia a livello personale che collettivo nelle situazioni di discriminazione e pregiudizio, le abilità/strategie/passioni sviluppate.

Inoltre, alle 16 di domenica 29 è previsto uno spettacolo di Teatro-Forum, perfezionato durante lo stage, aperto a chiunque interessato. Il nucleo del lavoro parte da un gruppo di persone di Milano e Piacenza legate a Casa per la Pace che hanno costruito una storia, nata da un vero episodio di discriminazione avvenuta alcuni mesi fa nelle scuole italiane, contro una professoressa, causa il suo orientamento sessuale.

Un passo verso un mondo possibile, inclusivo e non discriminatorio?

Giolli da anni sta perseguendo una rete di rapporti anche a livello internazionale, con scambi culturali e teatrali con persone e gruppi di vari continenti, creando quindi già ora un mondo più interconnesso, multi culturale e linguistico, dove i diritti siamo più rispettati.

Il mondo possibile cerchiamo di costruirlo a partire dal nostro piccolo, lavorando in rete e partecipando/promuovendo scambi e, come dice Boal, serve “aver coraggio per essere felici!”

Per iscrizioni e informazioni:

e-mail : fhofij@giollicoop.it

segreteria Giolli: 0521-686385

sito: http://www.giollicoop.it/index.php/it/progetto-fhofij/133-a

Facebook: https://www.facebook.com/FHOFIJ.Project/

NOTE

1) Il TdO è un metodo teatrale basato sulla coscientizzazione di Paulo Freire conosciuto in tutto il mondo; è un teatro politico non ideologico, uno strumento di cambiamento sociale e personale.

Più informazioni sul sito di Giolli www.giollicoop.it, e dell’associazione internazionale: www.theatreoftheoppressed.org

Ricca la bibliografia, a partire dal classico: Augusto Boal, “Il poliziotto e la maschera”, Molfetta, Edizioni La Meridiana

2) Il metodo nasce in Olanda come forma di sensibilizzazione non aggressiva e si diffonde poi in vari paesi. Si basa su gruppi di persone che, sensibili a una tematica, si ritrovano e scrivono dei testi collettivamente. Alcune frasi che si prestano a diventare slogan e soprattutto domande o battute, vengono scritte su poster e appesi nelle vie cittadine per suscitare discussione.

Per informazioni sulla sua storia passata e presente: www.loesje.org/news?page=18