A tutte e tutti i parlamentari impegnati per i diritti umani

 

Gentili parlamentari,

mi rivolgo a voi nella Giornata della memoria delle vittime della Shoah per chiedervi di voler legiferare il riconoscimento del diritto di voto per tutte le persone stabilmente residenti in Italia.

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sta a voi elaborare una nuova legge elettorale: fate che in essa si inveri il principio cardine della democrazia: una persona, un voto.

Innumerevoli persone – e tra esse figure illustri della cultura e dell’impegno morale e civile – hanno sottoscritto in queste settimane un appello a tal fine.

Nell’appello si constata che “vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all’Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano”.

Sia finalmente riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che realmente vivono in Italia: contrastiamo ogni violenza ed ogni menzogna con la forza della verità, con la forza della democrazia, con la forza della legalità che salva le vite ed onora l’umanità.

Una persona, un voto. Il momento è ora.

Grazie per l’attenzione e per quanto vorrete fare.

 

Augurandovi ogni bene,

Peppe Sini

responsabile del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

 

Viterbo, 27 gennaio 2017, Giornata della memoria delle vittime della Shoah