Mastodon

Medio Oriente

L’Autorità palestinese rifiuta i negoziati con Israele sui territori occupati

In Israele e nei Territori Occupati, l’Autorità Palestinese si è ritirata dai negoziati informali a causa di un allargamento degli insediamenti, recentemente annunciato, nella Gerusalemme est. Israele ha annunciato questa settimana di aver autorizzato i piani di costruzione per 1.600 abitazioni nuove nell’insediamento di Ramat Shlomo.

Palestinesi chiedono che il diaologo sulla Pace si centri sulla frontiera.

I palestinesi stanno valutando l’ipotesi che i dialoghi di pace indiretti con Israele siano mediati dagli Stati Uniti. L’annuncio è stato dato nel mezzo delle crescenti pressioni degli ultimi mesi, per chiedere la realizzazione delle elezioni legislative e presidenziali. Le ultime elezioni municipali nei territori palestinesi sono state realizzate in varie fasi nel 2006.

Playstation Palestine

La migliore definizione della realtà che ho letto in questi ultimi anni appartiene ad un giornalista di haaretz.com, Aluf Benn, che verso la fine della seconda Intifādha, intitolò un articolo *Playstation Palestine* per indicare quanto i palestinesi fossero parte di uno scenario in cui loro non contassero più che le sagome di un un videogioco.

Ancora disperso il giornalista iraniano Mazdak

Ancora ignota la sorte del giornalista iraniano Mazdak, scomparso lo scorso 8 novembre dopo che forze di sicurezza sono entrate nella sua casa e lo hanno arrestato. Le autorità non spiegano la ragione della sua detenzione e la famiglia è preoccupata per le conseguenze. Il pacifista stava collaborando con la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza in Iran.

Giornalista difensore della pace scomparso in Iran

Mazdak Ali Nazari, giornalista ed editore del sito web Khabar negarán-Solh (Reporter per la Pace), è stato arrestato qualche giorno fa nella sua casa in Iran. Ancora non si sanno l’attuale luogo di detenzione e le ragioni dell’arresto. Prima dell’arresto Nazari aveva pianificato di partecipare ad un tratto della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nel suo paese.

Una speranza per gli israeliani e i palestinesi, una speranza per tutti.

La proposta sarà presentata al Vertice dei Premi Nobel per la Pace, prevista a Berlino il prossimo 10 e 11 novembre e in quell’occasione si chiederà che venga sostenuta. I firmatari sono Patricia Arriagada e Roberto Kohanoff, rappresentanti del Gruppo mediorientale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e Giorgio Shultze, Portavoce Umanista europeo.

La Marcia Mondiale attraversa i Balcani e punta verso la sede dell’ONU. Istanbul – Ginevra

A Istanbul una grandiosa manifestazione lungo le strade della città ha celebrato l’arrivo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nei Balcani. Il team dei marciatori percorrerà tutta l’Europa sud orientale fino alla sede dell’ONU a Ginevra passando per Salonicco, Skopje, Pristina, Belgrado, Sarajevo, Zagabria, Lubjana, Trieste e Vicenza.

Incontro alle porte del Bosforo per la Marcia Mondiale

Oggi a Istanbul, quinta città più grande del mondo e l’unica situata su due continenti, ha avuto luogo presso il ponte sul Bosforo – punto in cui l’Asia incontra l’Europa – un incontro denso di significato. Nel la storica città il Team del Medio Oriente della Marcia Mondiale ha incontrato quello del Sud-Est Europa per il metaforico “passaggio del testimone”.

Dialogo tra palestinesi e israeliani a Wallaje (Palestina)

Grazie all’opera di mediazione di Luisa Morgantini alcune associazioni popolari palestinesi che si erano opposte all’evento di celebrazione della Marcia a Wallaje, in territorio palestinese, al quale erano invitati esponenti israeliani, hanno aperto il dialogo e le proprie case alla delegazione della Marcia riconoscendone il ruolo di ambasciatrice di pace.

L’ONU propone una partita di calcio tra palestinesi e israeliani

Il rappresentante per l’ONU dello Sport, il tedesco Wilfried Lemke, ha proposto di realizzare un partita di calcio tra palestinesi e israeliani per aiutare a risolvere il lungo conflitto che divide i due popoli. Il funzionario ha assicurato che l’incontro sportivo si potrebbe realizzare a Ramallah, frangia di Gaza o a Tel Aviv.

1 253 254 255 256 257