Mazdak Ali Nazari è stato arrestato nella sua residenza privata, dove vive da solo. In una breve conversazione avuta con la sua famiglia, ha potuto informarli che era stato arrestato e che non sapeva il luogo dove si trovava.

Il giornalista è un difensore della pace e nel 2007 è stato premiato dall’Unione dei Giornalisti Iraniani.

Prima del suo arresto si era unito alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, iniziativa globale che chiede il disarmo nuclare e il ritiro delle truppe dai territori occupati, tra le altre richieste. Nazari si è impegnato a partecipare al percorso della marcia e a fare il tratto in Iran, ma dopo le elezioni con le denunce di frode, e la sua detenzione, i suoi progetti non hanno potuto concretizzarsi.

Rappresentanti dell’Associazione per i Diritti Umani in Iran e Belgio hanno espresso preoccupazione per il reporter: “Chiamiamo a denunciare l’illegalità degli arresti e delle detenzioni dei giornalisti iraniani, contrari alle norme giuridiche internazionali”. Secondo il loro parere “l’Iran è il maggior carcere del mondo per i giornalisti. La maggioranza dei detenuti sono sotto pressione psicologica e oggetto di abusi. Sono loro negati, illegalmente, il diritto ad essere visitati dalla famiglia e dagli avvocati”

Tradotto dallo spagnolo da Roberta Consilvio