Nel corso di un viaggio di 24 giorni il Team del Medio Oriente è passato attraverso Egitto, Israele, Palestina, Giordania e Siria, terminando con un tour di 10 giorni in Turchia. Durante il tour il gruppo ha ascoltato i conflitti dell’intera regione e promosso la creazione di una cultura di pace attraverso un cammino di nonviolenza. Incontri con pacifisti, ambientalisti e gruppi religiosi, insieme a politici di vario livello ha convinto il team del fatto che: *”le radici della violenza sono le stesse ovunque. Le persone soffrono per le stesse cose, indipendentemente da etichette derivanti dalla loro religione; al sotto di esse abbiamo a che fare con esseri umani che soffrono per le stesse cose. Parlando con la gente di queste zone è stato importante discutere le radici della violenza, che si trovano nella paura: la paura della solitudine, dell’insicurezza, della malattia, della morte. Questo fa sì che le persone si comportino in modo violento. Se si riesce a risolvere questi problemi, la fiducia nel futuro cresce e la violenza si allontana”*, nelle parole di Eduardo Gozalo, membro del Team del Medio Oriente e forza trainante dietro le quinte degli eventi in Turchia.

Quando gli è stato chiesto di commentare la situazione in Turchia, con le continue tensioni tra comunità turche e curde, Gozalo ha affermato: *”C’è una proposta di pace che deve essere sostenuta. Ciò non significa supportare una parte o l’altra, ma l’obiettivo della pace, a prescindere dal luogo da cui questa proposta venga. Se non vediamo noi stessi in una prospettiva più ampia, le nostre differenze continueranno ad essere fonte di violenza”*.

Il Team del Sud-Est Europa della Marcia Mondiale passerà attraverso i Balcani, una zona d’Europa che ha recentemente sofferto lo sconvolgimento della guerra, della pulizia etnica e di una inimmaginabile violenza. La Marcia partirà domani da Istanbul per attraversare la frontiera con la Grecia, prima di affrontare il suo percorso attraverso la Repubblica di Macedonia (ex Repubblica iugoslava di Macedonia), il Kosovo, la Serbia, la Bosnia-Erzegovina, la Croazia, la Slovenia e l’Italia, fino ad arrivare il 9 novembre a Ginevra, in Svizzera, che sarà il punto di incontro per 4 differenti tronconi della Marcia Mondiale, tra cui il Team Base che ha iniziato il suo viaggio a Wellington, in Nuova Zelanda, il 2 ottobre scorso.

Durante l’incontro di oggi, alla domanda sulle sue speranze per la prossima tappa della Marcia Mondiale, Giorgio Schultze, portavoce europeo per la Marcia Mondiale stessa, ha dichiarato: *”La mia speranza è quella di trovare alcuni ambasciatori della futura Nazione Umana Universale; se trovassimo una persona in ogni luogo che potesse riconoscere le radici della violenza; se riuscissimo a trovare persone in grado di vedere che c’è qualcosa di sacro all’interno di ogni essere umano, allora avremmo un punto di partenza per una via d’uscita dalla violenza”*.

Foto: http://picasaweb.google.com/pressenzaimmaginiitalia/WorldMarchInIstanbul#

Video: http://www.youtube.com/watch?v=IZcikHEyLLc

Traduzione dall’inglese: Matilde Mirabella