Mastodon

Opinioni

Messaggio del Segretario Generale dell’ONU nella Giornata Internazionale della Nonviolenza

Mahatma Gandhi, il cui contributo ricordiamo ogni anno in questo giorno, una volta ha manifestato che “la nonviolenza, affinché realmente abbia valore, deve essere esercitata di fronte a forze ostili”. Nel mondo di oggi, è necessario che le risposte vengano sia dai leader che dai popoli.
Ispirate da Gandhi, le Nazioni Unite lottano oggi per porre fine alla violenza.

Quali situazioni di violenza vivono le zone del pianeta percorse dalla Marcia Mondiale per la Pace?

Il pianeta da percorrere contrappone l’ostentazione alla necessità, l’etnocentrismo alla discriminazione, il potere militare a popolazioni disarmate, il dogmatismo alla riflessione. Il 2 ottobre 2009, giorno di inizio in Nuova Zelanda della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, si trova di fronte a 1400 milioni di poveri nei paesi in via di sviluppo.

Gandhi: l’India e l’Universalismo

L’India ha un grande compromesso verso l’internazionalismo. Gandhi desiderava che l’India fosse promotrice di un ordine mondiale dedicato alla pace e alla prosperità. Questo compito titanico potrebbe essere considerato responsabilità di questo paese. L’India deve camminare verso l’istituzione di un vero e reale internazionalismo, e diventare un ideale per il resto del mondo.

La lotta pacifica e nonviolenta del popolo honduregno

Un decreto del governo di fatto ha riorientato la lotta pacifica e nonviolenta del popolo honduregno. La resistenza si manifesta per le strade di quartieri e colonie, senza violenza. I paesani tornano dalle marce nelle loro piantagioni dove i semi stanno germogliando. Tra poco la pisca (il raccolto) sarà pronto e nessuno potrà fermare questo popolo stanco di tanta violenza.

Il paravento dell’Iran: scacco a Obama? E alle prospettive di disarmo nucleare?

Angelo Baracca, fisico e scienziato per la pace, interviene di nuovo su come la recente risoluzione dell’ONU sia stata immediatamente strumentalizzata e quindi il reale disarmo nucleare sottoposto a condizioni capestro. Allegato all’articolo una nota sulle “Inquietanti analogie fra Iran e Brasile” fa notare come nel trattare l’argomento si usino pesi e misure molto differenti.

“La cosa più importante è rendere consapevole la stampa affinché smetta di diffondere odio e violenza”

Hicham Hamdan, Ambasciatore libanese in Argentina, ha sottolineato il ruolo fondamentale della stampa nella pace mondiale. Ha poi evidenziato l’importanza di estendere gli accordi di non proliferazione delle armi nucleari a tutti i paesi. Sebbene il Medio Oriente sia ritenuto “una zona calda”, Hamdan reputa che il suo paese abbia compiuto passi avanti nel superare la violenza.

Un camminare conversato e condiviso

Nella maggior parte dei paesi si sente la vibrazione di una nuova coscienza, chiamata dalle necessità reali, che tenta di vincere le avversità e costruire un nuovo senso comune. E’ possibile costruire un’architettura sociale più solidale, impegnata senza paure con la verità, la saggezza e l’armonia. Un altro mondo è possibile.

Dalle parole ai fatti

“Dobbiamo passare dalle parole ai fatti” dichiara Angelo Baracca nella sua prima collaborazione con Pressenza.
Angelo Baracca, professore universitario, si occupa da tempo della battaglia contro le armi nucleari. E’ autore di “A volte ritornano: il nucleare, la proliferazione nucleare, ieri oggi e soprattutto domani” Aderisce alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

Appoggio a Obama per la sospensione dello Scudo Antimissilistico

E’ un gesto di distensione e di pace molto importante quello del Presidente Obama e vogliamo metterlo in risalto, applaudirlo nel mondo intero. Appoggiamo tutti gli sforzi che sta facendo per avanzare verso il disarmo nucleare mondiale. Invitiamo Barack Obama ad appoggiare la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza insieme ad altri 20 Capi di Stato.

“Dobbiamo impegnarci a lavorare per costruire un mondo senza violenza”

Lottatore per i diritti umani, il Consigliere Italo Cardoso (PT-SP) aderisce alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. “Nella mia funzione di Vice-Presidente della Commissione per i Diritti Umani della Camera di San Paolo, sono stato tra i primi a sostenere la Marcia che, ovunque passi, mi auguro possa incontrare persone che manifestano per la pace e per la libertà”.

1 612 613 614 615