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Internazionale

Dialogo tra palestinesi e israeliani a Wallaje (Palestina)

Grazie all’opera di mediazione di Luisa Morgantini alcune associazioni popolari palestinesi che si erano opposte all’evento di celebrazione della Marcia a Wallaje, in territorio palestinese, al quale erano invitati esponenti israeliani, hanno aperto il dialogo e le proprie case alla delegazione della Marcia riconoscendone il ruolo di ambasciatrice di pace.

Coordinamento Arauco Malleco ha appena dichiarato guerra allo stato cileno

Il Coordinamento Mapuche considera concluso il dialogo con la Repubblica del Cile e gli dichiara guerra, argomentando l’esistenza di un trattato tra la Nazione Mapuche e il governo cileno ratificato alla fine dell’anno 1825 nel parlamento di Los Angeles, che secondo il raggruppamento indigeno, è stato violato dallo Stato cileno nel periodo dell’Occupazione dell’Araucanía.

Organizzazioni sociali di Panama rifiutano l’installazione di basi militari statunitensi

Movimenti contadini e indigeni, insieme a organizzazioni di docenti, studenti e lavoratori si sono espressi contro la firma dell’acccordo tra i governi del Panama e degli Stati Uniti, prevista per il 30 ottobre, per la reinstallazione di basi militari. Il progetto sarebbe inquadrato nel Piano Colombia, ora denominato Iniziativa Mérida, progettato dal governo statunitense.

Cosa c’è dietro quello che compriamo?

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, oggi circa 12 milioni di persone sono vittime della società dei consumi. Una nuova campagna “Compra responsabile” vuole far prendere coscienza sull’origine oscura di molti prodotti, per l’eliminazione della domanda di quei manufatti ottenuti con lo sfruttamento e la tratta.

Dati allarmanti in occasione della Giornata contro la Povertà

All’indomani di quella dedicata all’Alimentazione, questa Giornata mondiale cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di vincere la povertà e l’indigenza in tutti i Paesi, in modo particolare in quelli in via di sviluppo. Tra i dati auspicati e quelli che la realtà ci mostra, la distanza è sempre maggiore.

Dopo 56 anni la Marcia Mondiale è la prima ad entrare nella zona smilitarizzata tra le due Coree

I marciatori per la pace non sono giunti invano in Corea del Sud; la loro visita al Paese conosciuto come “La Terra del mattino tranquillo” ha reso possibile per la prima volta che degli stranieri accedessero all’area di confine tra i due Stati chiamata “zona smilitarizzata” (DMZ), un’area di sicurezza dove si concentrano le forze armate di tutto il mondo.

Danielle Mitterrand sarà presente in occasione del passaggio della Marcia Mondiale a Parigi

Madame Danielle Mitterrand, presidentessa della fondazione France Libertés, ha espresso in un’intervista i numerosi motivi per i quali aderisce alla Marcia Mondiale. Denuncia in particolar modo gli investimenti in armamenti a scapito di quelli in acqua potabile e si rallegra del fatto che i popoli convergano in questi tre mesi attorno ad un mondo di pace e di nonviolenza.

Rajagopan cerca appoggi in Europa per difendere i senzaterra in India

Rajagopal, fondatore di Ekta Parishad, movimento che lotta in forma nonviolenza per i senzaterra dell’India, sta viaggiando in questi giorni in Europa. A Madrid ha tenuto un incontro con diverse organizzazioni per informare e creare una rete di appoggio alle sue azioni, dirette a conseguire cambiamenti legali che favoriscano gli strati più poveri del suo paese.

Dall’Italia rimosse 40 bombe atomiche

La Federazione degli Scienziati Americani (FAS) nel gennaio 2005 aveva dichiarato che le armi nucleari USA in Europa erano 480. Il 17 luglio 2009 la stessa FAS pubblica un rapporto che ne conta 200, meno della metà. Dall’articolo del 21 settembre dell’ex funzionario del Pentagono E.Wayne Merry si deduce che non ci sono più le armi nucleari che si trovavano nella base di Ghedi.

Pace! Ora o mai più.

Il 14 ottobre la Marcia Mondiale insieme a Greenpeace di Israele ha rappresentato ad Armagedon la scena di un disastro nucleare. “Non saranno i governi a promuovere un futuro libero da questo tipo di logica e quindi spetta ai popoli di tutto il mondo farsi portatori di un messaggio di pace ” spiega Giorgio Schultze, portavoce europeo della marcia

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