Quello proposto dal Movimento 5 Stelle non è affatto un Reddito di Cittadinanza ma una indennità di disoccupazione più allargata di quella già esistente. Perciò la satira scatenata contro di esso o è ignorante o è interessata. Chi sfotte il M5S sul Reddito di Cittadinanza è come il bue che dà del cornuto all’asino.

 

Dopo la netta vittoria del M5S nelle elezioni politiche del 4/3 si è scatenata una saga di sfottò, soprattutto tramite messaggini che prendono di mira uno dei principali cavalli di battaglia del M5S: il Reddito di Cittadinanza.

La satira è forse la più formidabile difesa che abbiamo contro ogni tipo di omologazione, in particolare contro il neo-oscurantismo che l’élite globocratica usa per ridurre l’umanità intera a un coacervo di zombie ignoranti e individualisti, sempre più facilmente manipolabili, schiavi riconoscenti della dilagante ‘dittatura dolce’.
Ma la satira è anche, e sempre più, la formidabile arma di cui si serve quella stessa élite per stringere il suo abbraccio mortale.
Allora, come orientarsi? Come distinguere fra satira liberatrice e satira schiavizzante?
Ci vuole un criterio, una valutazione razionale, un giudizio correttamente informato. Purtroppo, sul Reddito di Cittadinanza l’ignoranza regna sovrana.

Se è vero, com’è vero, che quello proposto dal M5S non è affatto un Reddito di Cittadinanza ma niente più che una indennità di disoccupazione più allargata di quella già esistente, allora la satira scatenata contro di esso o è ignorante o è interessata.
Chi sfotte il M5S per il Reddito di Cittadinanza è come il bue che dà del cornuto all’asino.

Immaginate questa scena: in una bella giornata calda e soleggiata due persone si mettono a passeggiare tranquillamente fra tante altre, ma diventano subito bersaglio prima di scherno e poi di rigetto più o meno violento.
La prima persona passeggia in una piazza affollata, ed è nuda.
La seconda persona, in costume da bagno succinto, passeggia in una spiaggia per nudisti.
Domanda: chi deride chi, e per che cosa?

Mantenendo l’analogia, possiamo dire che il M5S, abbigliato in maglietta e calzoncini corti (il suo ‘reddito di cittadinanza’), è entrato in una sauna. Subito viene schernito da tutti quelli che stanno nella sauna… e tutti costoro sono infagottati in tuta da sci. Tutti stanno male e, restando in tuta da sci anche fuori della piscina, fanno fatica a lavorare. Tutte si lamentano, molti stentano ad arrivare a fine mese, eppure sfottono il M5S per la sua ‘stravaganza’.

Ripeto: la ‘stravaganza’ del M5S consiste nel chiamare impropriamente Reddito di Cittadinanza la sua proposta.
Il vero ‘Reddito di Cittadinanza’ è una Rendita Universale Incondizionata (RUI), che consiste nell’attribuire a chiunque, dalla culla alla tomba e indipendentemente da qualsiasi condizione sociale o economica, una somma di denaro tale da consentire un dignitoso standard di vita e un adeguato inserimento sociale: diciamo mille euro/mese.

Utopia? Niente affatto. Numerosi studi ed esperienze, sempre più radicali e su scala sempre più vasta, dimostrano il contrario. Tutta la documentazione si trova facilmente in rete, per esempio partendo da BIEN (Rete Mondiale sulla Rendita di Base).
La prova provata che non si tratti di utopia viene dal fatto che gran parte degli studi ed esperienze di RUI non è finanziata da qualche visionario/rivoluzionario, ma dalla stessa élite dominante. Perché?
Perché la RUI è lo sbocco non solo possibile, ma addirittura necessario in un futuro prossimo in cui il 90% delle tradizionali attività lavorative sarà svolto da robot. L’élite è già al lavoro per trasformare quella u-topia non in eu-topia liberatrice ma in dis-topia ulteriormente schiavizzante. E si prepara ad attuare la RUI a tempo debito: quando il controllo individuale e sociale sarà completo, la RUI sarà l’anestetico di base, il dolcificante che renderà l’attuale dittatura ancora più ‘dolce’.

A questo punto il lettore obietterà: “Ammessa e concessa questa visione cospirazionistica, dove si troveranno tutti i soldi necessari per la RUI?”.
Risposta: l’élite sta già creando dal nulla tutti i soldi che fanno girare così malamente questo mondo: l’élite sta già controllando tutti noi attraverso un vero e proprio “Debito di Cittadinanza“. Solo in armamenti distruttivi l’élite sta già sperperando più di mille euro/mese per ciascun abitante di questo pianeta, cioè più del denaro necessario per assegnare la RUI a ciascun essere umano.
E si noti che la pur auspicabilissima riconversione delle spese militari o di altre spese non è affatto condizione necessaria per la RUI: basta creare dal nulla il denaro necessario e non remare contro con spaventapasseri tipo inflazione, spread, e simili.

Il problema non è affatto finanziario ma politico epperò, come ripeteva il premio Nobel James Tobin, “Nulla è più politico del denaro”.

 

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