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Martedì scorso l’Arabia Saudita e la Francia hanno firmato un accordo da 3 miliardi dollari di sovvenzione per la fornitura di armi all’esercito libanese, quasi un anno dopo che Riyadh aveva annunciato l’offerta.

Secondo il National News Agency del Libano, l’accordo definitivo è stato firmato dal ministro delle Finanze saudita Ibrahim al-Assad e da Edouard Guillaud, il capo dell’organizzazione ODAS istituita dalla Francia per l’esportazione di equipaggiamenti per la difesa.

Secondo il sito di informazione francese, l’AFP, anche il comandante dell’esercito libanese, il Generale Jean Kahwagi era presente alla cerimonia e non sono stati comunicati dettagli sulla lista delle armi da fornire, una clausola che aveva bloccato l’accordo per mesi.

Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha salutato la conclusione della transazione come una spinta importante per supportare l’esercito libanese nella sua lotta al “terrorismo” crescente in un momento in cui l’ex colonia francese è in difficoltà. Fabius ha commentato: “Questo accordo, finanziato attraverso gli aiuti dell’Arabia Saudita, contribuirà ad assicurare capacità di difesa del territorio all’esercito libanese, garante dell’unità e della stabilità del Libano e lo aiuterà a combattere il terrorismo, in un momento in cui il Libano è in pericolo”.

Una fonte citata da AFP ha dichiarato lunedì che l’accordo sarebbe stato di “rapida attuazione” con la prima spedizione di armi da consegnare “entro un mese”.

L’aiuto saudita è stato annunciato alla fine dell’anno scorso, ma Riyadh ha inizialmente frenato la finalizzare dell’accordo a causa delle sue preoccupazioni che delle armi potresse beneficiare Hezbollah, acerrimo nemico dei sauditi. L’accordo, annunciato a dicembre dall’ex presidente Michel Sleiman, si presenta come un aiuto al mal equipaggiato esercito libanese nelle battaglie contro i jihadisti nel nord e lungo il suo confine con la Siria devastata dalla guerra.

Il Libano combatte da tempo battaglie con i militanti islamici sul suo territorio ed è stato coinvolto nei recenti combattimenti nella città settentrionale di Tripoli che nelle scorse settimane hanno lasciato 42 morti e circa 150 feriti. L’esercito libanese è stato impegnato in scontri feroci con i jihadisti di Al-Nusra e Isis anche nel mese di agosto quando i militanti hanno tentato di invadere la città nord-orientale di Arsal. Dopo gli scontri Arsal, anche gli Stati Uniti hanno rifornito l’esercito con diverse spedizioni di armi.

Fonte Daily Star Lebanon/Ascanews

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