Europa
In Francia il movimento Occupy non riesce a coinvolgere le folle
Nel cuore dell’Argentina 3.000 persone si sono riunite in cima ad una montagna sperduta. Convocata da tre guru locali, la folla ha atteso con ansia la miracolosa ora, le 11.11 del giorno 11 dell’undicesimo mese del 2011, ovvero il momento in cui si sarebbe aperto l’undicesimo portale di energia cosmica, un nuovo inizio, così hanno detto.
I segreti del tonno in scatola
A due giorni dal lancio del rapporto “I segreti del tonno. Cosa si nasconde in una scatoletta?” [1] oggi, i volontari di Greenpeace si sono recati nei supermercati di diciotto città italiane tra cui Bologna, Torino, Milano, Palermo e Roma per informare i consumatori dei troppi segreti del tonno in scatola.
Documento del Partito Umanista Internazionale rispetto alla situazione mondiale
Quando gli umanisti osservano i processi sociali, politici ed economici in tutto il mondo e partecipano ad essi, non possono fare altro che riflettere sull’attualità, in questo momento storico, del Documento del Movimento Umanista, scritto da Silo nel 1993 (1). Dalla sua lettura si può comprendere fino a che punto la direzione della storia
abbia confermato … (segue)
Comunicato stampa dei cittadini che occupano il parvis de la Défense
15 novembre 2011.
Dal 4 novembre, il quartiere della Défense ha visto insediarsi un accampamento, simbolo della riappropriazione e dell’occupazione dello spazio pubblico da parte di numerosi cittadini Indignati. Da 12 giorni, un centinaio di persone si danno il cambio per mantenere vivo l’accampamento, nell’ottica della costruzione di una democrazia più giusta e più diretta.
Basta con le false speranze
La caduta del governo Berlusconi non può che essere una notizia positiva. La gioia espressa da
molte persone in questo frangente è assolutamente condivisibile perché i danni che il governo
uscente ha procurato sono innumerevoli, non fosse altro che per il fatto che ciò che è caduto non è
stato un vero governo, ma un lunghissimo spot pubblicitario durato tre anni e mezzo.
Il popolo dell’esilio
In pagine di alta e rara intensità, Moni Ovadia esprime la propria posizione sulla questione mediorientale, con la voce ironica e commossa di un ebreo che desidera intensamente la pace fra i due popoli, rompendo il proprio canto con quesiti difficili e oscuri presagi della discordia che separa terre e uomini.
Non abbiamo bisogno di chi ha paura della democrazia
È molto improbabile che qualcuno dei partecipanti al G20 si sia chiesto come devono essersi sentiti i cittadini greci quando il loro premier, ora dimissionario, Papandreou, ha cambiato idea
e ha annullato la decisione di sottoporre le misure economiche elaborate dal governo alla loro
valutazione diretta tramite un referendum.









