Argomento
La pace e la nonviolenza hanno toccato il Nilo
In un posto inimmaginabile in cui l Fiume Nilo e l’arte convergono a El Cairo, The World March ha raggiunto ancora una volta il suo obiettivo: più di 150 persone si sono riunite in un enorme spazio musicale disposto a El Sawy Cultural Wheel, epicentro culturale di questa cosmopolita città, per chiedere la pace e la costruzione della cultura della nonviolenza.
Buon compleanno Gandhi! a Brussel
Brussel, capitale dell’Europa, è soprattutto conosciuta come la culla di numerose decisioni di portata internazionale, e provoca tutti i giorni forti clamori di protesta. Brussel ha ugualmente una sua statua di Gandhi, e anche l’occasione di un altro tipo di clamore internazionale, quello della pace e della nonviolenza.
L’universo nonviolento di Roma celebra la partenza della Marcia Mondiale.
Il 2 Ottobre (anniversario della nascita di Gandhi, la “città dell’altra economia” di Roma è stata il teatro di una giornata densa di iniziative, in occasione della ricorrenza della “Giornata internazionale della nonviolenza”.
Una data storica che ha coinciso quest’anno con la partenza da Wellington (Nuova Zelanda) della grande Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.
Artisti argentini presenti nella giornata per la nonviolenza
Nella cornice del 2 ottobre, data di nascita del Mahatma Gandhi e dichiarato dall’ONU Giornata mondiale per la nonviolenza, rappresentanti dell’ambiente artistico hanno appoggiato il lancio della Marcia Mondiale per la Pace e Nonviolenza nella Scuola Pubblica degli Avvocati della Città di Buenos Aires. Nella chiusura, gli artisti hanno intonato la canzone “Se alzan las voces”.
Partenza della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza a Stoccolma
Casa della Cultura, ore 11,00: Conferenza stampa con la partecipazione di organizzazioni, cantanti e attori che hanno aderito alla marcia in Svezia. Nel pomeriggio musica, discorsi e un simbolo della nonviolenza umano all’interno del Parco Norrmalmstorg. Prima della fine dell’evento, tutti i presenti hanno urlato all’unisono tre parole: “mondo senza guerra”.
Le grandi potenze: principali esportatrici di armi
Un rapporto di Amnesty International, Intermón Oxfam, Greenpeace e la Fundació per la Pau informano che la Spagna è oggi il sesto paese esportatore di armamenti, dopo gli Stati Uniti, la Russia, la Germania, la Francia e l’Inghilterra. Secondo il rapporto, nel 2008 la Spagna ha realizzato esportazioni di materiale di difesa per un valore di 934 milioni di euro.
Oltre 10.000 manifestanti contro il nucleare a Colmar, Francia. La polizia perturba in modo grave
La Rete “Sortir du nucléaire” («Uscire dal nucleare») è soddisfatta della riuscita della mobilitazione anti-nucleare a Colmar, con più di 10.000 manifestanti, per la chiusura della centrale nucleare di Fessenheim, la più vecchia e una delle più pericolose in Francia. Sabato 3 ottobre e domenica 4 avranno luogo dibattiti sui diversi problemi causati dall’industria nucleare.
Roma – 300 mila per la libertà d’informazione
“Disegni di legge “bavaglio”, azioni forti in sedi giudiziarie, continue, giornaliere invettive pubbliche dei potenti, a cominciare dal premier, contro giornali e giornalisti considerati non graditi.” Questi i motivi che hanno portato la Federazione Nazionale della Stampa Italiana a indire una manifestazione pubblica lo scorso 3 ottobre a Roma.
Rosario (Argentina): “Alta nel Cielo” percorre la città per chiedere il disarmo nucleare
In una marcia simbolica per la città argentina di Rosario, una parte della bandiera più grande al mondo “Alta nel Cielo” ha percorso il centro della città per celebrare l’inizio della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Da piazza Pringles studenti e giovani hanno camminato fino al Monumento Nazionale alla Bandiera, dove è stato creato un simbolo della nonviolenza.
Guinea: Una catastrofe programmata?
A pochi giorni dai sanguinosi fatti che hanno scosso la Guinea, non ci si può non interrogare sulle cause che hanno portato alla tragedia del 28 settembre, e a un bilancio di oltre 150 morti (57 secondo fonti governative) e oltre 1200 feriti gravi.
Ma non bisogna farsi tentare da facili interpretazioni:cosa sta veramente accadendo in Guinea?









