Argomento
Timori per possibile chiusura della segreteria per la pace
Decine di persone hanno protestato a Città del Guatemala di fronte agli uffici della Segreteria per la pace dopo l’annuncio del licenziamento di 17 funzionari incaricati di investigare sui crimini della guerra civile (1960-1996), che provocò almeno 250.000 vittime: una decisione che lascia intendere la chiusura dell’organismo, dipendente dalla presidenza della Repubblica.
Ennesimo incidente nel Santuario dei Cetacei
Greenpeace è sgomenta per l’ultima tragedia sfiorata stanotte all’Elba, fortunatamente con conseguenze che al momento sembrano relativamente lievi. Il cargo turco Mersa II, lungo 90 metri e battente bandiera panamense, si è arenato nei pressi di Punta S. Andrea: uno dei fondali marini più belli e ricchi di biodiversità dell’Elba, nel Santuario dei Cetacei.
Il Parlamento europeo approva la tassa sulle transazioni finanziarie
Il Parlamento europeo sostiene la proposta della Commissione di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie per contrastare le speculazioni sui mercati e condividere con il mondo della finanza i costi della crisi. Un voto in linea con il 66 per cento dei cittadini Ue, che si dichiara, secondo un sondaggio di Eurobarometro, favorevole alla misura.
Viaggiare per un sogno 2012
Comincia domani, primo giugno, il terzo viaggio di Pietro Rosenwirth “Viaggiare per un sogno: oltre le barriere”, un’iniziativa che vedrà il disabile motorio triestino percorrere in sella al suo ormai celebre speciale scooter-trike oltre 10mila chilometri attraverso l’Europa Occidentale e Orientale.
Greenpeace svela le bugie di ENEL
I dati pubblicati oggi dal Carbon Market Data, l’istituto che raccoglie le informazioni sulle emissioni di CO2 in Europa dai grandi impianti, danno ragione a Greenpeace: con 78 milioni di tonnellate di CO2 emesse nel 2011, Enel è il quarto emettitore assoluto europeo di anidride carbonica e il primo in Italia.
La crisi economica non sia il pretesto per evitare di rispettare la legge sul commercio delle armi
Le organizzazioni aderenti a “Armas bajo control” analizzano le vendite spagnole di armi e materiale da difesa nel 2011. La crisi economica non deve servire da pretesto per evitare di rispettare la legge sul commercio delle armi. Le ONG denunciano il fatto che si è continauto ad esportare verso paesi come l’Arabia Saudita, il Bahrein e l’Egitto in piena Primavera Araba.









