Negli Stati Uniti l’ondata di solidarietà con la Palestina continua nonostante la dura repressione. Secondo l’Associated Press, la polizia ha arrestato finora più di 2.500 studenti che si erano accampati nelle loro università, chiedendo di disinvestire dalle aziende che traggono profitto da gravi violazioni dei diritti umani e/o dall’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Gli ultimi arresti sono avvenuti all’University of Virginia, all’Art Institute di Chicago e all’University of Southern California.

Alla Columbia University gli Independent student workers invitano ad aderire a uno sciopero mettendosi in malattia fino a quando non verranno accolte le richieste di amnistia per gli studenti pro Palestina e di allontanamento della polizia dal campus.

Sabato all’Università del Michigan, studenti che tenevano in mano bandiere palestinesi hanno brevemente interrotto le cerimonie di laurea, mentre un aereo volava sopra di loro con uno striscione con gli slogan: “Disinvestite da Israele ora! Palestina libera!”. All’Università dell’Indiana alcuni studenti hanno abbandonato la cerimonia di consegna dei diplomi di sabato e hanno fischiato il preside. Un aereo ha sorvolato la cerimonia trascinando uno striscione con una bandiera palestinese e la scritta “Lasciate vivere Gaza”.

Non tutti gli atenei scelgono la linea dura: quattro grandi università americane – Brown, Northwestern, Rutgers e UC Riverside – hanno concordato la pubblicazione e la “revisione” di tutti gli investimenti legati a Israele, come richiesto dagli studenti.

La protesta continua anche in Europa. Al Trinity College di Dublino uno studente ha reagito alle critiche per aver costruito una barricata di panche per impedire l’accesso all’edificio che ospita l’antico manoscritto detto Book of Kells (ora chiuso a tempo indefinito) dichiarando: “Le panche possono tornare alla loro posizione originale, ma le migliaia di uomini, donne e bambini palestinesi assassinati da Israele no. Loro non ci sono più.” “Non si può andare avanti come se nulla fosse davanti a un genocidio. Il Trinity College deve tagliare ogni relazione con lo Stato d’Israele” ha affermato László Molnárfi, presidente del sindacato studentesco.

Foto di https://twitter.com/TCDSU_President

Nel Regno Unito alle università di Manchester, Sheffield, Newcastle, Bristol, Warwick, Liverpool, Londra, Edimburgo e Leeds si sono unite quelle di Cambridge e Oxford. Il gruppo Cambridge for Palestine ha montato un accampamento dichiarando: “Ci rifiutiamo di restare a guardare mentre l’università sostiene il genocidio attuato da Israele a Gaza.”

Foto di Cambridge for Palestine

A Edimburgo è stato montato un accampamento davanti al Parlamento scozzese. Gli attivisti chiedono l’embargo sulle armi, il disinvestimento pubblico e accademico, il riconoscimento del genocidio di cui il Regno Unito è complice, il diritto di protestare e la tutela del diritto di boicottaggio. Decine di loro hanno intrapreso uno sciopero della fame a tempo indeterminato.

Foto di Resistance News Network

Fonti:

Democracy Now!
CU Apartheid Divest
Cambridge for Palestine
Resistance News Network