Elena Popova, riferimento del Movimento per gli Obiettori di Coscienza Russi, è stata rilasciata dalla polizia di San Pietroburgo. L’attivista era stata fermata insieme ad altre donne che si opponevano all’arresto dei molti giovani e uomini in protesta contro la guerra. Alcuni di loro sono ancora in carcere e si sta attivando una rete di difesa legale che il Movimento Nonviolento intende supportare insieme alle sue reti internazionali WRI ed EBCO-BEOC. Intanto, la loro resistenza continua con azioni miste, online e in piazza, tra cui la distribuzione di volantini “Io rifiuto di partecipare alla guerra” (il testo completo tradotto in italiano si può trovare al link: https://www.azionenonviolenta.it/la-resistenza-nonviolenta-in-russia-e-ucraina-prosegue-pubblichiamo-il-testo-dei-volantini-russi-per-la-diserzione-e-lobiezione-di-coscienza/)

Yurii Sheliazhenko da Kiev ci chiede di sostenere la resistenza nonviolenta

Nel frattempo, dall’Ucraina Yurii Sheliazhenko ci fa sapere che la loro attività pacifista è ogni giorno più difficile e che innumerevoli rifugiati sono bloccati ogni giorno nella città ucraina occidentale di Lviv, sperando di ottenere un posto su un treno diretto in Polonia. Tra questi numerosi giovani, pacifisti che non vogliono combattere.

Non tutti gli ucraini si offrono volontari per il servizio militare. Ci sono tanti giovani che non vogliono combattere e perdere la vita in guerra. Sasha e Nikita sono due giovani pacifisti disertori ora bloccati a Leopoli come sfollati interni. Non sono autorizzati a lasciare il paese: a tutti i maschi ucraini di età compresa tra i 18 ei 60 anni è vietato farlo. Anche su questo specifico aspetto il Movimento Nonviolento si sta muovendo con i suoi contatti internazionali per il riconoscimento degli obiettori di coscienza e disertori come rifugiati.

Su Azione nonviolenta continueremo ad aggiornarvi alle piazze russe ed ucraine nei prossimi giorni.