Nella splendida cornice del Palazzo Reale di Napoli, all’interno del programma di incontri organizzato in occasione del salone del libro e dell’editoria “Napoli Città Libro”, questo sabato 3 luglio è stato presentato il volume Paesaggi Kosovari, 1998-2018. Il patrimonio culturale come risorsa di progresso e opportunità per la pace (Multimage, Firenze, 2018).

L’autore Gianmarco Pisa, operatore di pace, membro dell’IPRI (Istituto Italiano di Ricerca per la Pace) – Rete Corpi Civili di Pace, nonché collaboratore di Pressenza, introducendo l’incontro ha sottolineato la “doppia natura” dei patrimoni culturali, e in particolare dei luoghi della memoria. Se infatti da un lato, in negativo, possono potenzialmente costituire un propellente per i conflitti, i luoghi culturali hanno anche la capacità, positiva, di rendersi vettori di costruzione di relazioni sociali, di riconoscimento tra le comunità, di appropriazione condivisa e positiva del territorio, e in definitiva possibili strumenti per costruire la pace. Le riflessioni contenute nel libro a proposito di quest’ultimo punto si basano sull’esperienza concreta del Progetto di ricerca-azione PRO.ME.T.E.O. (Productive Memories to Trigger and Enhance Opportunities), sviluppato negli anni scorsi nel delicato scenario post-conflitto del Kosovo.

Altra esperienza concreta nei Balcani occidentali esposta durante la presentazione è stata quella dei Parlamenti di Base Interetnici, promossa da volontari del Movimento Umanista tra il 1993 e il 1997. Tiziana Landra, storica dell’arte, docente alla SRISA (Santa Reparata International School of Art) di Firenze e attivista umanista, che di quel progetto ha fatto parte, ha raccontato alcuni punti salienti dell’iniziativa che portò persone comuni della ex Jugoslavia, in particolare di Belgrado e Pristina, a sedersi attorno a uno stesso tavolo per dialogare e provare a risolvere dal basso quei conflitti irrisolti dalle élite dominanti, in due incontri tenutisi a Firenze e Budapest.

Infine Elena Coccia, avvocato, consigliera comunale e della Città Metropolitana di Napoli, con delega sulla Rete dei Siti Unesco, alla Cura del patrimonio culturale, alla Promozione dello sviluppo economico attraverso la cultura ed il turismo, e ai beni comuni, ha ricordato come un obiettivo fondamentale dell’Unesco attraverso i Patrimoni dell’Umanità sia proprio realizzare la pace e la solidarietà tra i popoli. Un compito costantemete dimenticato e messo in secondo piano rispetto alle opportunità turistiche e commerciali legate ai siti, ma che rappresenta in realtà l’essenza della missione dell’Unesco, il cui motto è “Costruire la pace nella mente degli uomini e delle donne”, attraverso la diffusione delle conoscenze e delle culture.