Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, rischia fino a 175 anni di carcere per aver pubblicato informazioni vere riguardo alle guerre di Iraq e Afghanistan. Gli Stati Uniti hanno colpito Assange con un’accusa senza precedenti: sulla base dell’ Espionage Act (legge che di fatto equipara la divulgazione di notizie a scopo giornalistico con un atto di spionaggio, n.d.t.) ne hanno chiesto l’estradizione da Londra.

Estradare Assange negli Stati Uniti avrebbe conseguenze disastrose per la libertà di stampa e per la nostra democrazia. Innumerevoli giornalisti, giuristi e gruppi che si occupano dei diritti umani hanno condannato gli interventi politici messi in atto dagli USA per giungere a un processo nei confronti di Assange. Se si procedesse con questo caso si creerebbe un precedente che criminalizzerebbe la “linfa vitale del giornalismo investigativo” e cambierebbe radicalmente la nostra democrazia.

Nel contesto della campagna #FREEASSANGE pubblichiamo brevi testimonianze o dichiarazioni di personaggi conosciuti nei paesi e continenti o nelle loro comunità. Abbiamo iniziato con quella di Yanis Varoufakis, l’ex ministro greco delle finanze e fondatore del movimento politico europeo DiEM25 (Democracy in Europe Movement 2025).

Ora proseguiamo con quella del Premio Nazionale di Giornalismo Cileno, riconosciuto dalla Federazione Internazionale di Giornalismo, insieme ad altri sessanta colleghi di tutto il mondo, Eroe per la Libertà di Espressione: Juan Pablo Cárdenas.

Chiediamo di guardare il video e di diffondere il messaggio.

Traduzione dallo spagnolo di Manuela Donati. Revisione: Thomas Schmid