Il 23 gennaio, il Paraguay è diventato il 35° paese a ratificare il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN) del 2017. Ora sono necessarie solo 15 ulteriori ratifiche per far entrare in vigore questo trattato storico  che pone le armi nucleari sullo stesso piano legale delle armi chimiche e biologiche.

La ratifica del Paraguay è avvenuta poche ore dopo l’annuncio da parte del Bulletin of the Atomic Scientists che il suo consiglio di amministrazione ha fissato l’orologio del giorno del giudizio a 100 secondi a mezzanotte, riflettendo l’aumento del rischio globale di guerra nucleare.

Il Paraguay è l’undicesimo Paese dell’America Latina a depositare il suo strumento di ratifica, dopo Messico, Cuba, Venezuela, Costa Rica, Nicaragua, Uruguay, El Salvador, Panama, Bolivia ed Ecuador. I Paesi dell’America Latina sono stati tra i più accesi sostenitori del trattato.

In un discorso alle Nazioni Unite nel settembre 2017, quando il trattato è stato aperto alla firma, il presidente del Paraguay ha detto: “In Paraguay una disposizione costituzionale vieta le armi di distruzione di massa. Di conseguenza, il nostro Paese elogia la recente adozione del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari”.

Il Paraguay ha promosso l’adesione al trattato anche come cofirmatario di una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2019 che invitava tutti gli Stati a firmare, ratificare o aderire al trattato “il prima possibile”. Ha partecipato ai negoziati del trattato presso le Nazioni Unite nel 2017 e ha votato a favore della sua adozione.