Il Vicepresidente delle comunicazioni del Venezuela, Jorge Rodriguez ha annunciato che nella giornata di oggi un piccolo gruppo di militari ha fatto evadere dagli arresti domiciliari il neofascista Leopoldo Lopez, fondatore del gruppo politico di destra “Primero Justicia” finanziato direttamente dalla CIA e responsabile delle guarimbas che  causarono quasi 50 morti in Venezuela.
Lo screditato Guaidò tenta l’ultima carta quella della disperazione.

Incita la popolazione a scendere in strada e a far uso della forza contro il legittimo governo, ben sapendo che il governo non può stare a guardare, Guaidò sta cercando di fatto in modo criminale di far scoppiare nuovamente forti disordini e violenze nel Paese, sta tentando di creare  le condizioni perchè esplodano atti di violenza, tentando di mettere in atto una nuova strage di persone come quella già avvenuta nei precedenti scontri mossi, anche e soprattutto tramite paramilitari al soldo della CIA, scontri di piazza dove 50 persone persero la vita, Guaidò cerca di far precipitare il Paese in nuovi conflitti di modo da far intervenire militarmente Colombia e Usa.

“Informiamo il popolo del Venezuela che stiamo fronteggiando un piccolo gruppo di soldati traditori che hanno prelevato Leopoldo Lopez dagli arresti domiciliari nel comprensorio di Altamira, che gli stessi soldati che stanno tradendo la Costituzione del Paese per la quale hanno giurato, stanno tentando di promuovere un colpo di Stato contro la nostra Carta Costituzionale, contro la pace e contro la Repubblica”, ha affermato il Vicepresidente Rodriguez.

Fonti del posto ci confermano  che è a tutt’ora in corso un tentativo di golpe contro il legittimo Presidente Maduro.
Un’ora fa Guaidò si è presentato nei pressi de La Carlota, base dell’aviazione venezuelana, attorniato da militari armati, e ha proclamato quello che di fatto è un colpo di stato, invitando la gente a scendere per strada. Fa cioè appello, ancora una volta, alla violenza.

Con lui uno dei peggiori protagonisti della storia politica recente del paese, quel Leopoldo Lopez che i militari stanotte hanno prelevato dalla residenza dov’era agli arresti domiciliari, assumendo così la responsabilità di aver rimesso in strada un criminale e di rischiare di gettare il Paese in scontri e in una possibile guerra civile.

Le autorità venezuelane  chiamano inoltre tutta la popolazione a difendere la propria democrazia, e invitano chiunque tenga alla pace, oggi più che mai, a fare tutto il possibile per mantenere nervi saldi ed impedire ogni forma di violenza e spargimento di sangue, non rispondere alle provocazioni, ma vigilare con entrambi gli occhi sulla nostra democrazia.

A sua volta,sempre oggi il Ministro della difesa del Paese, Vladimir Padrino López, colui che già una volta respinse il precedente tentativo di colpo di stato e ratificò il suo sostegno al governo costituzionale presieduto da Nicolás Maduro ha dichiarato:

“I leader pseudo politici che si sono posti in prima linea in questo tentativo di golpe hanno usato in modo criminale un piccolo gruppo di soldati che hanno trradito la nostra Costituzione, facendo uso in modo criminale di armi da guerra su un’autostrada pubblica e in città per creare ansia e terrore”, ha detto il funzionario sullo stesso in occasione di una intervista.

Sempre il Ministro della difesa Vladimir Lopez ha tenuto a dire che, “nessuna base militare comunque è stata presa” e  che, “la base de La Carlota nonostante il tentativo in atto, al momento è ben difesa dall’interno ed è tutt’ora in mano alle legittime forze governative che stanno fronteggiando questo gruppo di golpisti all’esterno della stessa base”.

Un portavoce del Governo venezuelano di fatti si è apprestato a comunicare in questi ultimi minuti che: “nessuna installazione militare nel paese per il momento è stata violata”.
“Il Governo venezuelano”, ha proseguito inoltre,  “invita la popolazione a concentrarsi sul palazzo di Miraflores per respingere in modo pacifico con una forte presenza il tentativo di colpo di Stato”.

Le gente di fatti proprio in questi momenti, a migliaia sta scendendo in strada a presidio davanti al palazzo governativo di Miraflores a sostegno del proprio Governo.

Sempre dal Venezuela le stesse persone da cui abbiamo ricevuto le principali informazioni sulla situazione che sta vivendo il Venezuela, ci chiedono inoltre di far circolare il più possibile questa notizia, affinchè l’atto criminale di Guaidò non diventi il pretesto per un intervento armato dei suoi padrini politici, Trump, UE e il colombiano Duque in primis.

Per completezza dell’informazione è necessario ricordare che, il Venezuela attualmente è il Paese che ha al suo interno, la più grande riserva petrolifera a livello mondiale, da sola si stima raggiunga oltre il 54% della capacità produttiva di tutte le riserve di petrolio del mondo messe insieme.