Con lo slogan “La riconciliazione è l’unico cammino verso la pace”, il 1° ottobre, vigilia del Giorno Internazionale della Nonviolenza, centinaia di persone hanno costruito a Berlino un simbolo umano della pace che si è trasformato in un simbolo della nonviolenza, in coincidenza con la celebrazione di questa giornata internazionale in numerosi punti del mondo.

Ha avuto luogo all’interno del Congresso Internazionale promosso dall’International Peace Bureau (#IPB2016), nella Ernst-Reuter-Platz di Berlino e su proposta dell’Agenzia Stampa Internazionale Pressenza.

La nota forma del simbolo della pace si è trasformata, in un momento preciso, in un simbolo della nonviolenza, rappresentando la necessità di avanzare dal campo del pacifismo a quello della nonviolenza, il che presuppone il riconoscimento di diverse forme de violenza, non solo la violenza fisica, la cui massima espressione è la guerra, ma anche la violenza economica, razziale, religiosa, generazionale, sessuale, psicologica, morale, ecc.

La nonviolenza comprende anche uno stile de vita quotidiano che se basa sul principio morale universale « tratta gli altri come vuoi essere trattato ».

Le parole pronunciate da persone di età e provenienze diverse, e le immagini che accompagnano questo scritto costituiscono la migliore spiegazione di questo atto significativo e ispiratore.

 

Domani, 2 ottobre, anniversario della nascita di Gandhi, è la Giornata Internazionale della Nonviolenza.
 
Oggi siamo qui per celebrarla illuminando l’oscurità di questo momento con la semplice luce dei nostri cellulari e con la forza potente delle nostre migliori aspirazioni.
 
Nel mondo ci sono molte persone come noi, persone che lottano per la pace e credono che la violenza non sia naturale e si possa superare.
 
Non siamo soli dunque in questa piazza a Berlino, giacché in questi giorni si stanno tenendo in tutto il mondo molti eventi: flash mob, spettacoli musicali, teatrali, cinematografici, esposizioni di video e foto per la nonviolenza, corsi nelle scuole, laboratori per bambini e adulti e così via. Questi eventi sono troppi per poterli menzionare tutti, ma vogliamo salutare le persone e le organizzazioni che stanno facendo sentire la loro voce per un nuovo umanesimo, un momento storico di riconciliazione, un clima di pace e disarmo.

E ora accendiamo le nostre luci!

In questo momento, il simbolo della pace vivente s’illumina con le luci dei telefoni, mentre si invita a meditare…

Oggi siamo qui per inviare un segnale di appoggio ai milioni di persone nel mondo che stanno esigendo la pace.

Per inviare un segnale di speranza a tutti quelli che vivono in guerra. Perché sappiano che non li abbiamo dimenticati.

Per inviare un segnale di incoraggiamento a quelli che vogliono la pace, ma non sono ancora tra noi.

Per inviare un segnale a noi stessi, perché non ci dimentichiamo mai l’importanza e il valore di quello che facciamo.

Per inviare un avvertimento a quelli che alimentano le guerre e la violenza, perché sappiano che non dormiamo.

Perché sappiano che sta nascendo una nuova cultura di pace e nonviolenza.

Dopo un po’ di tempo: E ora formiamo il simbolo della Nonviolenza!

E quando il simbolo della nonviolenza è stato creato, si invita a una nuova meditazione:

Denunciamo la disumanizzazione, l’oppressione e la violenza in ogni sua forma – fisica,  economica,  razziale,  religiosa,  ecologica, psicologica, di genere e morale.

Ci ribelliamo a restare incatenati a una cultura meccanica di risentimento, senso di colpa e vendetta e lanciamo una rivoluzione nonviolenta intenzionale, personale e sociale. 

Non accetteremo un futuro chiuso per l’essere umano e il nostro pianeta.

Reclamiamo il diritto di ogni essere umano di essere felice e libero. Libero da ostacoli esterni e interni, libero dal dolore e dalla sofferenza.

E allora, connettendoci con l’umano che c’è in noi, aspiriamo una boccata d’aria, portiamola nel profondo del nostro cuore e chiediamo di superare la violenza. E dal fondo del nostro cuore, ci impegniamo qui a mettere il meglio di noi stessi per costruire una cultura di pace e nonviolenza, cercando quello che ci unisce, creando ponti tra gli esseri umani e lavorando per la riconciliazione con noi stessi, tra le persone e i popoli.

Per tutti voi Pace, Forza e Allegria!