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Non è il momento di giocare con l’Iran – così avverte ex leader Mossad

Washington DC – incisivo il consiglio riguardante la decisione frettolosa ed unilaterale da parte di Israele di “bombardare bombardare bombardare”. L’avvertimento è significativo non solamente per il contenuto ma soprattutto per chi lo ha formulato.

Ascoltateli!

Inizia oggi, 17 Marzo, lo sciopero della fame a staffetta affinché le ragioni che stanno intorno alla TAV e all’opporizione a questo progetto vengano ascoltate; alla campagna “Ascoltateli!, lanciata da un vasto fronte, Pressenza aderisce con forza e informerà i suoi lettori di tutti gli sviluppi e le iniziative. In questo primo articolo pubblichiamo l’appello dei promotori.

Missione militare impensabile in Siria

“Un’operazione Nato in Siria è impensabile”. A dirlo il presidente della Commissione Onu di inchiesta sulla Siria, Paulo Sergio Pinheiro, in un incontro con la stampa ieri a Bruxelles. L’unica speranza, è la missione di Kofi Annan per una “soluzione negoziata”.

Dove vanno a finire i rifiuti elettronici?

In barba a tutti i divieti, l’esportazione illegale di rifiuti elettronici pericolosi procede, anzi è in aumento. La destinazione privilegiata di questi traffici sono i paesi dell’Africa occidentale, in particolare Benin, Costa d’Avorio, Ghana, Liberia e Nigeria, mentre la fonte è sopratutto il Vecchio Continente.

Strage: la commissione smentisce la versione statunitense

n’inchiesta condotta da una missione parlamentare afghana è arrivata alla conclusione che il massacro di civili avvenuto domenica in due villaggi della provincia meridionale di Kandahar è stata opera di almeno 15-20 militari statunitensi e non di uno solo come asserito dalle autorità di Washington.

No Intesa Day

Nel giorno del No Intesa Day, organizzato dalla Campagna Ferma la banca che distrugge il territorio, la CRBM denuncia come Banca Intesa risulti ancora tra i finanziatori del rischiosissimo progetto nucleare slovacco di Mochovce, targato ENEL, nonostante i suoi impegni precedenti a non prendervi parte.

Siria: Le armi devono tacere

L’intera popolazione del vicino e medioriente soffre continue violazioni dei diritti umani da molti anni nella quasi totale condiscendenza dei loro alleati occidentali e orientali. Arabia Saudita, Bahrain, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Libano, Kuwait, Iran, Iraq, Oman, Qatar, Siria, Turchia,Yemen. Nessuno di questi paesi può vantare l’osservanza dei diritti umani.

Vicente Romano: “Il capitalismo si avvale di tecniche mistificatorie per imporre i propri valori”

Vicente Romano, esperto di comunicazione, in questi giorni di passaggio in Venezuela per presentare il suo libro La Violencia Mediatica, virgoletta l’espressione “mezzi di comunicazione di massa” per sottolineare come si tratti in effetti di un eufemismo, visto che in realtà questi mezzi appartengono a “tre o quattro signori”che oltretutto sono legati a industrie e banche.

Un bastimento carico di…. armi

Si chiama MV Schippergracht, batte bandiera olandese, attualmente si trova nel Mediterraneo e a bordo ha sicuramente materiale militare statunitense: quel che non si sa, sottolinea una nota di Amnesty International, è il destinatario finale di armi e munizioni.

Il premio cybercittadino di Reporter senza frontiere

Reporter senza frontiere, con il supporto di Google, affida il premio di cybercittadino 2012 al Centro media dei Comitati di coordinamento locale degli attivisti siriani. in Siria.

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