Opinioni
Due anni fa la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
Due anni fa partiva da Wellington la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, la prima e, finora, l’unica della storia. Chiedeva il ritiro delle truppe dai paesi occupati, il disarmo progressivo unilaterale, il disarmo atomico, la risoluzione dei conflitti attraverso mezzi pacifici. Chiedeva un cambiamento nella coscienza di ognuno di noi…
La strada della discordia in Bolivia: sincere, meschine e grandi opposizioni
Succede forse che ora le vittime della repressione si rivoltano contro il proprio progetto
liberatore? O che qualcosa è cambiato nella direzione mentale di coloro che lo patrocinano?
O succede forse che gli interessi in gioco pilotano l’informazione? La cosa interessante non è
analizzare i fatti con atteggiamento manicheo, ma scindere il possibile errore dalla malafede.
L’ostinata potenza della decolonizzazione
Il dibattito tra movimenti e governo in Bolivia è un’ottima notizia anche per i governanti che vogliono cambiamenti, non stare attaccati a un incarico. Non è stata la “lucidità” dei dirigenti, bianchi e tecnocrati eruditi e benparlanti a cambiare l’America Latina durante il decennio oscuro del neoliberalismo, bensì l’azione quotidiana della gente del colore della terra.
Michael Moore: i signori di Wall Street sono ladri, banditi e cleptomani
Il regista Michael Moor, durante una breve visita tra i manifestanti accampati da oltre dieci giorni presso Wall Street per protestare contro “l’avidità” del sistema finanziario, ha affermato che i responsabili di aver truffato un’intera generazione di statunitensi devono “renderne conto” davanti alla giustizia.
David Brooks – La Jornada – 28 de septiembre de 2011
Quel 99 per cento che ha occupato Wall Street
Se 2.000 attivisti del movimento conservatore Tea Party si fossero presentati a Wall Street probabilmente altrettanti giornalisti sarebbero venuti a coprire l’evento. Effettivamente ,erano in 2.000 sabato ma non c’erano cartelli del Tea Party né bandiere di Gadsden con il serpente e la scritta “niente scherzi con me”. Ma il messaggio era chiaro comunque.
La nuova fase e la guerra dei Mercati
Un numero di indicatori ci fa capire che siamo entrati in una nuova fase della sfera internazionale. Quello che è iniziato in Tunisia e in Egitto con la “Primavera araba” si è esteso a molti paesi in diversi continenti: dagli Indignati spagnoli e greci,al Cile dove gli studenti, con massicce manifestazioni non violente, chiedono un’istruzione gratuita e di buon livello.
Silo e i suoi amici
Il 16 settembre dell’anno scorso Silo lasciava questo spazio e questo tempo; venti anni fa, nel corso del 1991 aveva scritto e mandato quattro delle sue dieci “Lettere ai Miei Amici”, una delle sue opere più sociali: un’analisi del mondo di allora e della sua crisi e le proposte per un mondo migliore. Queste lettere hanno una certa attualità.
10 anni di terrore
Si avvicina l’11 Settembre, una data che ci permette di rivedere i concetti dominanti che appartengono alla cultura del nostro tempo. La realtà si trasforma quotidianamente e ciò che la mattina viene presentato dai media come una verità ineluttabile, il pomeriggio si copre di sospetti e all’alba diventa una montatura.
La fame è un investimento. Ed è quotata in Borsa
La crisi dei mercati finanziari ha dirottato certi investitori sulle materie prime. Edge funds e banche influiscono ora sul costo del pane in Tunisia, della farina in Kenia o del grano in Messico. La Banca Mondiale fa scattare l’allarme per l’esplosione dei prezzi degli alimenti. La fame è un “effetto collaterale indesiderato del mercato”, spiega un esperto analista.
La vera opposizione alla manovra economica passa per la libertà
Le svariate manovre economiche che vengono proposte dal nostro governo, come da molti altri
governi di tutto il mondo, e che sembrano dettate da una crisi economica mondiale, non solo comportano ulteriori
disagi economici per la stragrande maggioranza dei cittadini, ma stanno riducendo, anno dopo anno, la nostra stessa libertà.









