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Internazionale

Lo Zimbabwe sul cammino della decolonizzazione economica

Il 30 marzo 2010 il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe aveva firmato il decreto applicativo di una legge per la “indigenizzazione” tendente a stabilire un tetto massimo alle azioni in possesso di imprese straniere. In base a questo testo, il 51% delle azioni di imprese con capitale al di sotto del mezzo milione di dollari doveva essere lasciato in mano a residenti.

La scomparsa dei fatti

Dell’importanza del rispetto dei fatti nella lotta per l’abolizione della pena di morte.

Recenti fastidiosi avvenimenti mi fanno tornare su di un tema che dovrebbe essere caro ad ogni abolizionista, perché la lotta alla pena di morte non si fa con le frottole. In Italia passa di tutto, ma negli Stati Uniti il cazzeggio non è consentito e i dilettanti non sono graditi.

La dualità dei movimenti sociali nell’era digitale

Se da un lato la divulgazione è più efficace, dall’altro c’è maggior passività da parte dei rivoluzionari. Secondo lo storico Wolney Malafaia, del Centro per gli Studi di Geopolitica e Relazioni Internazionali (CENEGRI) questa passività tende a diminuire; ci sarà più consapevolezza dei problemi della nostra società e più partecipazione alla mobilitazione.

La liberazione dal Denaro

Oggi in Italia si celebra la liberazione dal nazifascismo. Ma io credo che una liberazione, di qualunque tipo, si celebra adeguatamente con gli occhi puntati al futuro, pena il cadere sterile nella retorica celebrativa. Così celebriamo la prossima liberazione da un altro grande male dell’Umanità: il Denaro.

Banca Mondiale: è ora di dire stop al land grabbing

La Banca mondiale sta giocando un ruolo di primo piano nella promozione di politiche volte a favorire la concentrazione e acquisizione di larga scala da parte di pochi investitori privati delle terre, che si traduce nel fenomeno ormai diffuso a livello planetario del land grabbing.

La repressione continua

“Con il Gran Premio di Formula Uno alle spalle, sembra che le autorità del Bahrain stiano cercando di ripristinare il blackout informativo su quanto accade nel paese, prendendo di mira i giornalisti e coloro che ne stanno facilitando il lavoro”.

Redattore del quotidiano Dawn trovato assassinato a Karachi

Reporter senza Frontiere apprende con dolore dell’assassinio di Murtaza Razvi, redattore aggiunto del quotidiano di lingua inglese [Dawn](http://www.dawn.com), il cui corpo senza vita è stato trovato ieri in un appartamento di Karachi, capoluogo della provincia meridionale di Sindh. Aveva le mani legate, e sul corpo segni di tortura e di strangolamento.

Il presidente islandese ci racconta come ha avuto le “palle” di opporsi alla Gran Bretagna

Il piccolo paese è unico, non solo per la sua sorprendente geografia, ma anche per la sua democrazia aperta, fondamentale nella decisione di lasciar fallire tre grandi banche durante la crisi finanziaria.
La forza del paese è stata riconoscere che il problema non era solo “una sfida economica e finanziaria”, ma anche “sociale, politica e persino giudiziaria”.

Un mondo che cerca di capire chi è il “cattivo” di turno in Siria

Persino Medusa aveva due aspetti. Nell’antica Grecia la tanto vituperata gorgone era però su fregi e capitelli come protettrice. In Siria la situazione si surriscalda, minacciando di innescare un conflitto totale nell’area. La complessità delle forze in gioco richiede un’analisi attenta, per quanto difficile a causa della fragorosa propaganda di tutte le parti coinvolte.

Quanto è pulita la nuvola digitale?

L’esplosione del cloud computing fa crescere la domanda di elettricità da fonti energetiche sporche e pericolose quali carbone e nucleare. È quanto emerge dal rapporto di Greenpeace International “How Clean is Your Cloud?”, un’analisi delle scelte energetiche di 14 compagnie IT a confronto.

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