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Politica

La tecnologia nucleare, militare e civile, è una ricetta per il disastro: bisogna chiudere l’era nucleare

La specie umana è l’unica in tutta la natura che è capace di trasformare artificialmente l’ambiente in cui vive, e l’intera biosfera: ma con lo sviluppo esasperato di processi e materiali artificiali l’homo oeconomicus technologicus ha dichiarato una vera guerra alla Natura, che è destinato irrimediabilmente a perdere.

Bombardamenti italiani in Libia: nuovo strappo alla Costituzione

Grave è l’appoggio di Napolitano, Berlusconi e PD a un’operazione che viola sia la risoluzione dell’ONU sia l’articolo 11 della Costituzione Italiana.

Il 25 aprile Berlusconi non ha partecipato alle commemorazioni della Resistenza, ma ha proclamato che occorreva passare dai sorvoli ai bombardamenti italiani in Libia.

La privatizzazione del pianeta. Un mondo troppo grande per fallire?

Fin tanto che manterranno la popolazione passiva, apatica, votata al consumismo o all’odio per i più deboli, i potenti del mondo potranno a fare ciò che vogliono e a coloro che sopravvivranno a tutto questo non resterà che contemplare il catastrofico risultato.
Pubblichiamo di seguito gli atti della conferenza di Chomsky tenutasi ad Amsterdam in Marzo.

Ci sosterrai sempre e ci ispirerai

Dopo aver perso un altro amico e compagno meno di due settimane fa, Juliano Mer-Khamis, mi tocca piangere e ricordare il collega e compagno di bordo in Free Gaza, Vittorio (Vik) Arrigoni, brutalmente assassinato la notte scorsa da estremisti religiosi a Gaza (Vittorio e Juliano si somigliavano per l’insistenza nello “stare lì” quando gli oppressi avevano bisogno di loro)

A Viterbo un incontro in memoria di Vittorio Arrigoni

Sabato 16 aprile si e’ svolto a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace” un incontro in ricordo di Vittorio Arrigoni, contro la guerra e contro il razzismo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel corso dell’incontro sono stati letti e commentati alcuni brani del libro “Gaza. Restiamo umani” del volontario italiano assassinato.

Uno spargimento di sangue macchia la “primavera araba” in Bahrein. Con il beneplacito degli Stati Uniti.

Tre giorni dopo la rinuncia di Mubarak alla sua lunga dittatura in Egitto, i cittadini del Bahrein, piccolo stato del Golfo, si sono riversati nelle strade della capitale, Manama, riunendosi in Piazza della Perla, altra versione della piazza egiziana Tahrir. Il Bahrein è governato dalla stessa famiglia, discendenti della dinastia Khalifa, dal 1780, ovvero da più di 220 anni.

Muro Nostrum

Nemmeno la morte di 250 persone annegate nel Mediterraneo
è sufficiente a scardinare l’egoismo che ormai domina nella politica
italiana ed europea. Dall’incontro tra i ministri dell’interno
italiano e francese l’unica novità uscita fuori è soltanto un’altra
misura di contenimento, un’altra fila di mattoni che rende ancora più
alto il muro che “protegge” l’Europa.

Una sentenza condanna il genocidio Armeno

In una sentenza che può essere considerata storica il giudice federale argentino Norberto Oyarbide ha condannato il “genocidio” del popolo armeno tra il 1915 e il 1923 da parte dello Stato Turco a seguito della denuncia presentata nel 2000 dal notaio Gregorio Hairabedian che sosteneva l’assassinio di 50 familiari vittime dell’ “olocausto armeno”.

Il ritorno alla politica coloniale

L’uso della forza come mezzo per risolvere i conflitti è l’unico modo che conosce il governo del Presidente francese Nicolas Sarkozy? A giudicare dalla sua attiva partecipazione, prima in Libia e adesso nel paese africano della Costa d’Avorio sembra che, quanto meno, sia il più conveniente per frenare l’avanzata della destra nel suo paese.

Barack Obama sulla situazione in Medio Oriente

Il Presidente israeliano, Shimon Peres, e quello americano, Barack Obama, hanno concordato sul fatto che la situazione odierna nei paesi arabi, in seguito alle vicende dell’ultimo periodo, rappresenta “una sfida e un’opportunità” allo stesso tempo. Obama ha dichiarato anche che “la pace in Medio Oriente è più importante che mai”.

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