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Argomento

Libia, un caso da manuale di informazione manipolata.

Ecco dodici cose che Berlusconi, Larussa e Bersani non vi dicono.

Perché questi bombardamenti violano il diritto internazionale.

PeaceLink sta raccogliendo con il vostro aiuto le verità scomode di una guerra che contrasta con la risoluzione n. 1973 dell’Onu. Inviate i vostri contributi e suggerimenti a info@peacelink.it

Nessun dissenso tollerato al “Royal Wedding”

Mentre l’attenzione dei mezzi d’informazione di tutto il mondo era concentrata sul matrimonio reale tra William e Kate, la Metropolitan Police di Londra sfruttava l’esigenza di garantire la sicurezza dell’imponente evento pubblico (il costo stimato oltre 30 milioni di dollari) per effettuare incursioni in centri sociali e procedere all’arresto preventivo di diverse persone.

Rifugiati intrappolati in Libia: appello all’Europa per l’evacuazione umanitaria

Convergenza delle Culture si unisce alle associazioni italiane del Tavolo Asilo nel appello urgente per l’immediata evacuazione dei rifugiati provenienti dall’Africa Sub-Sahariana, che sono intrappolati in Libia e minacciati da tutte le parti in conflitto, così come quelli che hanno raggiunto il confine Libico-Tunisino e che non possono ottenere protezione in Tunisia

Lettera a Obama, di Pérez Esquivel

Caro Barack,
Ti scrivo questa lettera in modo fraterno, per esprimerti la preoccupazione e l’indignazione nel vedere come la morte e la distruzione seminate in vari paesi in nome della libertà e della democrazia, due parole prostituite e svuotate del loro significato, finiscono con giustificare l’assassinio e sono celebrate come se si trattasse di un evento sportivo.

Barack ce l’ha più grosso

L’orribile carneficina commessa in Pakistan per dare la caccia al nemico più odiato dagli Stati Uniti, si aggiunge ad una lista che inizia ad essere estremamente lunga delle atrocità perpetrate dal presidente Obama. Se la sua intenzione era diventare il maschio alfa dell’impero occidental oligocorporativista, ci è riuscito, lasciandoci tutti terrorizzati.

Vendetta è stata fatta, non giustizia

Nel caso fosse confermata l’uccisione di Bin Laden da parte dei
militari americani non si tratterebbe, a nostro avviso, di giustizia, ma nel caso l’uccisione fosse stata premeditata, solo di una vendetta. Nel caso fosse stato invece un incidente avvenuto durante uno scontro a fuoco, anche in questo caso non si potrebbe parlare di giustizia, ma al massimo di giustizia mancata

Sogno americano, incubo del mondo

Molte volte usiamo la parola “sogno” per riferirci ad un’aspirazione, a degli obiettivi ai quali aneliamo o a degli ideali ai quali aspiriamo che ci motivano in modo positivo. Altre volte con questa parola intendiamo indicare quello stato onirico dove si confondono realtà e fantasia ma che spesso si trasforma in incubo.

La morte di Osama Bin Laden

Luis Amman propone un’analisi della copertura giornalistica, delle similitudini con gli annunci di Bush durante l’invasione in Iraq e del panorama politico internazionale.
“Curiosamente, il credito che viene dato alle parole di Obama da parte dei suoi detrattori ha a che vedere con l’enorme rischio che correrebbe nel caso non dicesse la verità”, afferma Amman.

Bin Laden è morto. E adesso?

Sebbene gli Stati Uniti presentino l’uccisione di Bin Laden come un atto di giustizia e migliaia di persone ascoltando la notizia siano d’accordo, continuo a non giustificare la violenza. Questa breve nota è un atto di ribellione quasi insignificante di fronte a tanta manipolazione mediatica, un rifiuto nei confronti della vendetta e della strumentalizzazione dei media.

Beato e onorato

A poche ore di distanza, hanno luogo due eventi che – a giudicare dall’attenzione dei media – sembrano rilegare in secondo pianto l’intervento militare in Libia e le continue rivolte del mondo arabo. Ma cos’hanno in comune la beatificazione di un defunto padre della chiesa e il matrimonio di un principe inglese, e che cosa significano realmente?

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