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Ecologia ed Ambiente

Val di Susa, quando lo Stato viola la legge

Lo scontro non è fra manifestanti a volto coperto e poliziotti, ma fra volontà popolare e lobby economiche.
La Convenzione di Aarhus (recepita con legge 108/2001) non consente di fare scelte ambientali senza il consenso dei cittadini. Eppure le scelte vitali sono prese spesso escludendo le popolazioni. Non si possono usare due pesi e due misure nel condannare la violenza.

Almeno 50.000 manifestano tra le montagne contro l’Alta Velocità

Un corteo colorato e pacifico si snoda tra le montagne della bellissima Val di Susa. “Assedia” simbolicamente i cantieri dell’Alta Velocità, presidiati dalla polizia in assetto di guerra. Vuol dire no a un progetto insensato con alle spalle l’ombraq della Mafia e della speculazione. Ma la polizia e la disinformazione sono in agguato.

I temi del contendere

Sono 22 anni che in Val di Susa si discute sull’opportunità di costruire una linea ad Alta Velocità. In questa sintesi che presentiamo si analizzano i vari argomenti pro e contro; la sintesi è una nostra elaborazione e riassunto di più ampli materiali disponibili sui siti del movimento NO TAV.

Approfondimenti, documenti, ultime notizie:

http://www.notav.eu

Gli sforzi dell’Ordine

Continuiamo la pubblicazione delle cronache di Ivo Ghignoli dal presidio della Maddalena, dove i militanti NO TAV stanno pacificamente protestando contro la costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocità Lione-Torino; las linea dovrebbe bucare una montagna e sconvolgere l’intero assetto idrogeologico della la Val di Susa, vicino a Torino.

Oggi in Val di Susa: cronaca delle brutalità

Ivo Ghignoli, militante NO-TAV, umanista, dirigente regionale dell’ARCI racconta quasi in diretta le brutali azioni della polizia.dalla barricata nonviolenta a difesa del sacrosanto diritto dei popoli ad autodeterminare il loro destino.
Da anni in Val di Susa, nord-ovest dell’Italia, il movimento NO-TAV chiede che non vengano effettuati i lavori per l’Alta Velocità

La Germania annuncia piani per la chiusura degli impianti nucleari a seguito delle proteste della cittadinanza

La Germania ha annunciato piani per la chiusura delle 17 centrali nucleari entro il 2022.
Il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha dichiarato “poco a poco abbandoneremo il nucleare, al più tardi entro la fine del 2022. Questo cammino rappresenta una sfida per la Germania ma anche grandi opportunità per le generazioni future”.

Chernobyl e Fukushima: diversa tecnologia, identico disastro

A 25 anni di distanza dall’esplosione del reattore n. 4 di Chernobyl, un altro incidente di livello 7 (il massimo previsto) si è verificato nella centrale di Fukushima e dopo oltre un mese è lungi dall’essere risolto. Si tratta di un colpo mortale per l’industria nucleare, i cui ambiziosi progetti già mostravano il fiato corto

Angelo Baracca, Ernesto Burgio, Giorgio Ferrari

La lotteria sul nucleare coinvolge 6 miliardi di persone. Ma a migliaia ne usciranno perdenti.

Ad una settimana dal 25° anniversario del disastro Chernobyl, Mondo senza Guerre ha pubblicato per la prima volta una dichiarazione con la sua posizione ufficiale, chiedendo la messa al bando dell’energia nucleare e imputazioni penali contro funzionari della TEPCO e i membri del governo giapponese colpevoli di negligenza.

I livelli di radioattività registrati arrivano al massimo

Proprio come si sospettava, le misurazioni della quantità di materiale radioattivo liberato nell’ambiente dalla centrale nucleare di Fukishima, sono arrivate al massimo stabilito rispetto a quelle che furono emesse dalla centrale di Chernobil, arrivando al livello di allerta del settimo grado (cioè al livello massimo della scala internazionale).

La nonviolenza abbraccia la sostenibilità

Intervista ad Alessandro Ronca, a cura di Daniele Quattrocchi.
In occasione di un’iniziativa con il coinvolgimento di Pat Patfoort, mediatrice internazionale dei conflitti in modo nonviolento, incontriamo Alessandro Ronca, fondatore del PeR (il “Parco dell’Energia Rinnovabile”) a Frattuccia, una piccola frazione nel cuore dell’Umbria.

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