La società Tokio Electric Power Co (TEPCO), che gestisce il reattore I della centrale di Fukushima, ha prospettato la possibilità che le fuoriuscite radioattive possano addirittura arrivare a superare quelle di del 1986 di Chernobil.

E proprio come era stato annunciato il governo giapponese ha alzato il livello di allerta da 5 a 7, cioè a livello massimo.
Secondo quanto riportato dalla (NISA) Agenzia di Sicurezza Nucleare giapponese, il livello di allerta è stato alzato basandosi sulle analisi delle quantità di materiale radioattivo fuoriuscite dai reattori 1, 2 e 3.

Al momento, la preoccupazione della TEPCO e del governo giapponese è che la crisi nucleare di Fukushima possa addirittura arrivare a superare quella di Chernobil, dato che non si è riusciti a fermare totalmente le fuoriuscite di materiale radioattivo.
“Se le emissioni continuano”, precisa l’agenzia Kyodo, “il totale di materiale radioattivo fuoriuscito dalla centrale potrebbe superare quello di Chernobil”, sebbene fino ad ora la quantità di particelle emesse a Fukushima equivale al 10% di quelle che furono rilasciate nella centrale sovietica.

Il portavoce della NISA ha puntualizzato che nessuno è deceduto a causa dell’esposizione alle radiazioni emanate, mentre a Chernobil morirono 30 persone per esposizione diretta, e che il reattore sovietico di fatto esplose, cosa che non è accaduta in Giappone.

Secondo il Primo Ministro Naoto Kan, non si può ancora prevedere ciò che potrebbe accadere nella centrale e ha riconosciuto che “non c’è ancora spazio per l’ottimismo”. Ovviamente, ha offerto tutto l’appoggio ai residenti, agli agricoltori e ai pescatori danneggiati dall’alto livello delle radiazioni.
Il presidente della TEPCO, Shimuzu Masataka, si è scusato di fronte ai cittadini giapponesi per i danni che questo incidente sta procurando.

Tradotto da Eleonora Albini