Questa notte gli Stati Uniti d’America sono entrati in guerra con l’Iran bombardandone il territorio.
La prima reazione sgomenta alla notizia è una domanda: quale il limite alla follia? Il Presidente che aveva promesso pacificazione su tutti i fronti non solo ha lasciato che quei fronti (Ucraina, Gaza ma anche, ad esempio Sudan) continuassero nella loro scia di distruzione e morte ma ora fomenta direttamente una guerra che sembra filare diritta verso le terza guerra mondiale (non più a pezzi).
Già quando Israele ha cominciato l’attacco all’Iran ci siamo immaginati una dura reazione di condanna della comunità internazionale, possiamo ora immaginarci una convocazione urgente dell’ambasciatore USA da parte delle cancellerie europee per chiedere spiegazioni ed esprimere disappunto per l’accaduto?
Ovviamente non siamo ingenui e non ci aspettiamo nulla del genere.
Però ci sembra opportuno ribadire e chiedere alcune cose ai governi e alle istituzioni internazionali, anche se sappiamo che non saremo ascoltati:
- una condanna ferma di questo attacco e di ogni attacco offensivo nei confronti di qualunque stato
- la riforma urgente dell’ONU nel senso richiesto dalla Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza con l’eliminazione del diritto di veto, la democratizzazione degli organi decisionali ed in particolare del Consiglio di Sicurezza, la resa vincolante delle decisioni ONU presso tutte le nazioni
- La denuncia di Donald Trump alla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra
- L’appoggio urgente alla campagna per la dichiarazione del Medio Oriente zona libera da armi nucleari, denunciando l’ipocrisia che l’unico stato nucleare della zona sia Israele (si veda www.mediorientesenzarminucleari.org/)
Aggiungerei che agli stati aderenti alla NATO andrebbe chiesta una riflessione urgente sulla natura difensiva di tale alleanza (una dichiarazione sempre più ipocrita) e sull’utilità dei reciproci popoli di restare in un’alleanza che ne mina la sicurezza.
Come italiano chiederei al governo Meloni, che nel momento in cui scrivo non risulta aver nemmeno commentato l’attacco, di impacchettare rapidamente le bombe nucleari USA che conserva illegalmente nelle basi di Aviano e Sigonella e rispedirle rapidamente al mittente perché costituiscono un serio pericolo per l’incolumità delle popolazioni di quelle zone e, presumibilmente, di tutti gli italiani. Sulla presenza illegale di armi nucleari in Italia ricordiamo la campagna di denuncia dei pacifisti italiani e l’ottimo studio di IALANA pubblicato da Multimage.
Una considerazione personale: la notizia di stamattina cozza con quel pezzetto di nuovo mondo che abbiamo visto ieri nelle manifestazioni contro il riarmo che si sono svolte a Roma; cozza con tutte le azioni positive, tutti gli avanzamenti umani e sociali che descriviamo tutti i giorni dalle colonne di questa agenzia. Cozza con la luce che continua a illuminare l’oscurità.
E’ dunque molto necessario capire e sentire che questi atti insensati a cui assistiamo sono i colpi di coda drammatici, tragici e incomprensibili di questo sistema che sta morendo: autoritario, violento, basato sul profitto, indifferente alla sofferenza umana; a questo sistema bene rispondevano ieri nel corteo gli umanisti con un vecchio ma attuale slogan: “signori della guerra vi spazzeremo via con pace, con forza, con allegria”!










