Martedì 20 febbraio sfidando le temperature rigide, appassionati sostenitori del giornalista Julian Assange si sono riuniti fuori dal consolato britannico di New York. Organizzata da vari gruppi, tra cui NYC Free Assange, Assange Defense e CODEPINK, la manifestazione mirava ad attirare l’attenzione sulla battaglia legale di Assange che si sta svolgendo oltreoceano.

Foto di David Andersson

La manifestazione, prevista per mezzogiorno presso il consolato britannico situato all’885 della Second Avenue e 47th Street, a Manhattan, ha visto una folla eterogenea sfidare il freddo per mostrare solidarietà ad Assange. Tra striscioni, canti e discorsi appassionati i manifestanti hanno chiesto giustizia per il fondatore di WikiLeaks.

La manifestazione ha coinciso con l’inizio dell’udienza di due giorni presso l’Alta Corte del Regno Unito a Londra. L’udienza rappresenta un momento cruciale nella lotta di Assange contro l’estradizione negli Stati Uniti, dove deve affrontare gravi accuse che comportano una potenziale condanna fino a 175 anni di carcere.

Susan Sarandon

Mentre la folla si riuniva, gli oratori hanno sottolineato l’importanza critica di questo momento, evidenziando i contributi di Assange al giornalismo e le implicazioni più ampie del suo caso per la libertà di stampa e la responsabilità dei governi in tutto il mondo.

Randy Credico

“L’esito di questa udienza determinerà se Julian Assange sarà messo a tacere e sottoposto a persecuzione per aver denunciato i crimini di guerra e le malefatte del governo”, ha osservato uno degli organizzatori.

Con cartelli recanti messaggi di sostegno e richieste di giustizia, la manifestazione è servita a ricordare il movimento globale che si sta radunando dietro ad Assange. Da New York a Londra e al resto del mondo, le voci si uniscono per opporsi a quello che molti percepiscono come un attacco alle libertà fondamentali e al diritto del pubblico di conoscere la verità.

Video di FREEDOMNEWS TV

Video di New York Street