Leonard Peltier, nativo americano, membro dell’American Indian Movement, accusato nel 1975 di aver ucciso due agenti dell’FBI, fu condannato a due ergastoli senza alcuna prova. Da tempo persino gli stessi giudici di allora chiedono che sia liberato.

Oggi 5 Gennaio 2024 Leonard Peltier compie 17.500 giorni di prigione, quasi 48 anni. Tra 9 mesi compirà 80 anni. Possiamo solo auspicare che Biden lasci la Presidenza e, magari, faccia il generoso gesto di firmare la sua scarcerazione.

Imbarbarimento, cattiveria, prepotenza estrema, razzismo, ferocia. Non vi sono termini sufficienti per spiegare cosa è stato il rapporto tra le popolazioni che vivevano in quel continente e i bianchi che arrivarono. A fine mese tutti ci stracceremo le vesti per la Giornata della Memoria: certe tragedie vanno ricordate, altre sembra debbano essere dimenticate.

“Indigeni, coloni ed esercito”, questi erano i tre soggetti che lungo tutto l’800, anche prima, ma in particolare lungo tutto quel secolo, si sono scontrati fino quasi alla totale estinzione degli indigeni.

“Indigeni, coloni ed esercito” sono i soggetti presenti a Gaza. Qualche analogia c’è.

“L’unico indiano buono è quello morto”, veniva detto. E i palestinesi? Meglio ammazzarli da piccoli che poi diventano terroristi.

Eppure, diceva il vecchio Andreotti: “Se fossi nato lì sarei anche io un terrorista…”. Andreotti nel 2006, mica Mario Capanna, mica un rivoluzionario.

Leonard Peltier e il cerchio si chiude. Ma chiusa continua ad essere la sua cella. Fatichiamo ad immaginare con quale forza di volontà, forza spirituale quest’uomo abbia resistito tutti questi anni, mesi, giorni, ore. Ci insegna a resistere, a tenere duro, a non rinnegare i nostri ideali. A ricordare come andarono le cose, a pretendere giustizia e libertà.

Ci fu un personaggio che apprezzò pubblicamente come il governo USA avesse risolto il problema dei nativi, come si fosse conquistato il proprio “spazio vitale”, Lebensraum: quell’uomo si chiamava Adolf Hitler. La storia si ripete, con differenti sfaccettature.

Due cose per concludere:

  • Se andate all’aeroporto di Malpensa scoprirete che ci sono due ingressi per i controlli: uno per tutte le destinazioni. Un altro per due soli Paesi, solo due: USA e Israele.
  • Un’ultimissima nota: campassi 150 anni e tra 80 anni i palestinesi fossero gli oppressori di un altro popolo, mi batterei come un leone per difendere questi ultimi, sempre e comunque…

PS: per verificare l’esattezza del numero di giorni vedi il sito ufficiale https://www.whoisleonardpeltier.info/