Il comunicato stampa dell’Iniziativa delle donne per la pace, Grecia, Turchia, Cipro (WINPEACE, Women’s Initiative for Peace) del 3 settembre riferisce sullo sviluppo delle relazioni e della ricerca greco-turca nel Mediterraneo e invita al dialogo tra i due Paesi.

Noi, donne appartenenti a WINPEACE (Women’s Initiative for Peace) di Turchia, Grecia e Cipro (comunità turco-cipriota e greco-cipriota), esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per i recenti sviluppi nel Mediterraneo orientale. Dichiarazioni ufficiose, proteste e azioni di tutte le parti coinvolte possono portare i nostri paesi sull’orlo di una guerra catastrofica.

Da ventitré anni lavoriamo per la comprensione reciproca e il riavvicinamento tra donne e giovani nei nostri Paesi. Crediamo che nessuna madre, su nessuna costa del nostro spazio comune, sia disposta a scambiare la vita di suo figlio con una parte dei gas idrocarburi del Mediterraneo.

Chiediamo quindi ai governi dei nostri Paesi di porre fine ai loro quotidiani dibattiti ostili e di avviare immediatamente un dialogo tra i nostri Paesi, al fine di trarre vantaggio da qualsiasi ricchezza nascosta sotto il Mediterraneo e, quindi, di non arrossare di sangue le sue acque azzurre. I nostri Paesi devono lavorare in uno spirito di cooperazione e fiducia, per trovare soluzioni creative di reciproco vantaggio per le nostre società.

Vorremmo anche sottolineare che, in questo momento di crisi economica globale, le risorse destinate le attrezzature e le operazioni militari devono essere interrotte, e chiediamo che questi fondi siano stanziati per soddisfare le necessità e le preoccupazioni umane di base. La pandemia COVID-19 ha aggravato le disuguaglianze di genere e sociali preesistenti. Crediamo fermamente che i nostri governi debbano compiere sforzi significativi per combattere la pandemia e dare soluzione alle disuguaglianze in modo pacifico e cooperativo.

Allo stesso tempo, ci sembra ironico che tutto questo rischio di distruzione totale sia causato dalla competizione per i combustibili fossili, che gli scienziati considerano la causa principale del cambiamento climatico che minaccia l’intero pianeta. Chiediamo ai nostri governi di indirizzare le loro azioni verso la riduzione del consumo di questi combustibili e di intensificare gli sforzi a favore delle fonti energetiche alternative rinnovabili.

 

Traduzione dal francese di Silvia Nocera