Lo scorso 20 luglio il Consiglio elettorale nazionale dell’Ecuador ha annunciato la sospensione di quattro organizzazioni politiche che, di conseguenza, non potranno partecipare alle elezioni generali del prossimo anno. Una delle organizzazioni sospese è Fuerza Compromiso Social, che annovera tra i suoi partecipanti gli ex attivisti di Alianza País e i sostenitori dell’ex presidente Rafael Correa in occasione delle elezioni del 2019. I motivi della sospensione, secondo quanto riportato dalla comunicazione, sono «irregolarità nei processi di registro di queste formazioni politiche». Le organizzazioni avranno la possibilità, entro 10 giorni, di presentare la documentazione di smentita e le prove dei requisiti soddisfatti.

Prima che avvenisse la decisione, l’ex presidente Correa ha pubblicato su twitter: «Che buffonata giuridica! Non hanno nessun ritegno professionale!»

D’altro canto, proprio questa settimana, la giustizia ecuadoriana ha respinto il ricorso in appello, presentato dal legale dell’ex presidente Rafael Correa, riguardo la sentenza di condanna a otto anni di prigione. L’accusa parla di pagamenti indebiti a fornitori e appaltatori con l’intento di finanziare le campagne elettorali del movimento politico di cui faceva parte.

Anche di fronte a questa decisione, Correa ha reagito dal suo account con le seguenti dichiarazioni: «Per quanto sia difficile da credere, c’era da aspettarselo (…) Non ci sconfiggeranno, ma mi addolora sapere di tutte quelle persone innocenti che stanno soffrendo a causa di questo tentativo di danneggiarmi».

 

Traduzione dallo spagnolo di Emanuele Di Donato. Revisione: Silvia Nocera