Quattordici volontari tra medici e professori somali, dell’Università nazionale di Mogadiscio, esprimono la “piena disponibilità” a collaborare nel nostro Paese.

“Piena disponibilità” a lavorare in Italia al fianco degli operatori impegnati contro il nuovo coronavirus: a esperimerla, con la richiesta di poter contribuire in modo concreto, su base volontaria, un gruppo di medici e professori somali dell’Università nazionale di Mogadiscio.

“Dopo tanti anni ci siamo ritrovati in 14 proprio a Mogadiscio, per promuovere insieme iniziative mediche e sociali” si legge in un messaggio diffuso da un portavoce dei professionisti. “Durante il nostro incontro di oggi ci siamo ricordati con affetto dei nostri docenti di allora, che erano quasi tutti di nazionalità italiana e che provenivano da diverse parti della Penisola”. I medici sottolineano: “Improvvisamente abbiamo sentito un profondo rammarico per i dati del Covid-19 in Italia e per l’ulteriore crescita del numero dei contagiati e dei morti”. Infine l’impegno: “In questo momento particolarmente difficile sentiamo il dovere di esprimere sincera solidarietà ai nostri colleghi delle associazioni dei medici e sanitari italiani, dando soprattutto la nostra piena disponibilità a lavorare volontariamente al loro fianco”.

Ad aderire all’iniziativa Omar Sheikh Addow, preside e docente di Odontoiatria, e i dottori Jeylani Mohamoud, Yasin Nur, Abdisamad Abikar, Abdirahman Fiqi, Abdullahi Mohamud, Abukar Mohamed, Maria Mohamed Bare, Hameeda Shakiib, Abdullahi Ahmed Hersi, Abdirahman Yusuf Muse, Abdullahi Mohamed Nur, Said Muse Aden e Bashir Sheikh Omar.

(la fonte “Agenzia DIRE” www.dire.it)

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