Nonostante l’annuncio riportato il 29 ottobre nella pagina Facebook di Sos Mediterranee del raggiungimento di un accordo tra la Francia, la Germania e l’Italia per il ricollocamento dei 90 migranti salvati dalla Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye, alla nave non è ancora stato assegnato un porto sicuro.

Dopo lo sbarco di due persone, 88 naufraghi rimangono a bordo di un’imbarcazione di dimensioni ridotte, che oggi è entrata in acque territoriali italiane per ripararsi dal maltempo. La situazione rimane molto tesa: tutte le persone salvate hanno bisogno di assistenza medica e psicologica. Soffrono per ciò che hanno vissuto in Libia e sono traumatizzate dall’attacco di alcune milizie libiche durante il salvataggio.

Intanto la Open Arms annuncia su twitter il trasferimento a Malta di quindici migranti, con ore di ritardo, in piena tormenta e dopo aver atteso a lungo istruzioni dalle autorità maltesi.

Open arms in difficoltà in piena tormenta mentre trasferisce sulla motovedetta maltese persone salvate in mare.

Con ore di ritardo, in piena tormenta, dopo aver atteso a lungo le istruzioni dalle autorità maltesi, abbiamo finalmente potuto trasferire le persone a bordo di #openarms sulla motovedetta maltese.A seguire l'articolo su #Pressenza

Gepostet von Pressenza Italia am Freitag, 1. November 2019