Domenica al Circolo ARCI di Via delle Porte Nuove a Firenze si è tenuto il terzo incontro promosso da Pressenza “Giornalisti indipendenti e attivisti: l’urgenza di fare rete”.

Una rappresentanza valida di attivisti e giornalisti venuti da vari punti della Toscana ha prima interscambiato e commentato e poi si è riunita in gruppi di lavoro che hanno affrontato i conflitti e cominciato a proporre soluzioni, nell’ottica di costruzione di questa rete ed anche dell’incontro nazionale che si svolgerà il 6 e 7 aprile al Monastero del Bene Comune, a Sezano (Verona).

Sul piano dell’analisi è emersa la grande crisi del sistema mediatico in generale e la necessità di ripensare il giornalismo e i giornalisti in termini nuovi; la difficoltà degli attivisti a comunicare con i media di qualunque tipo (anche con quelli cosiddetti “alternativi”) e a riconoscere nel giornalista non un antagonista ma un alleato; l’impoverimento e l’appiattimento dell’informazione trasformata in propaganda o condizionata da poteri forti; la necessità di strumenti adeguati e condivisi, di dare attributi “intangibili” a questa rete come la reciprocità, la circolarità, l’intelligenza collettiva, superando individualismi e personalismi; l’importanza di sviluppare canali informativi multimediali, che usano intelligentemente i social networks.

Sul piano pratico sono emerse alcune proposte concrete da condividere  e approfondire con tutti i membri della rete: la possibilità di una pubblicazione (mensile gratuito?) che arrivi nei luoghi pubblici di tutta Italia veicolando un’informazione “popolare”, non banalizzata, documentata; la creazione di un database ragionato condiviso dove accedere a informazioni non facilmente disponibili; creazione di pacchetti RSS informativi tematici sia per giornalisti che per i lettori; incentivi per giovani produttori di informazione “in pillole” ma non banalizzata (video di 30 secondi, per es.).