La senatrice del Movimiento Al Socialismo (MAS), Adriana Salvatierra, ha assunto venerdì 18 gennaio nel pomeriggio la presidenza della Camera dei Senatori, evidenziando nel suo discorso il ruolo da protagonisti che le donne e i giovani hanno nella politica boliviana.

In occasione della sua investitura nell’emiciclo del Senato, la Salvatierra, 29 anni, ha voluto mettere in risalto le trasformazioni economiche, politiche e sociali che ha vissuto la Bolivia durante il governo del presidente Evo Morales, come ad esempio la fondazione dello Stato Plurinazionale e la promulgazione di una nuova Costituzione nel 2009, basata, tra gli altri, sui principi di parità ed equità.

“Dal 1825 al 1952 sono passati 127 anni prima che le donne potessero votare e dal 1952 al 2009 ne sono trascorsi altri 57 prima che ci permettessero di volare. Per la prima volta – dichiara la neo-presidente del Senato boliviano – sono stati messi nero su bianco nella Costituzione i principi di parità ed equità ed è grazie a tutto questo che oggi possiamo avere un’Assemblea Legislativa con il record del 51% di partecipazione femminile, collocandoci al secondo posto nella regione per presenza di donne nel Parlamento”.

Salvatierra ha inoltre sottolineato che nel tempo varie donne hanno aperto un cammino politico e rivoluzionario nel Paese, anche se in molti casi sono state ignorate dalla Storia. Ad esempio, la Dichiarazione d’Indipendenza non fa menzione di Bartolina Sisa, Juana Azurduy de Padilla e Ana Barba, donne il cui esempio di lotta è sopravvissuto al tempo.

La nuova Costituzione – ha evidenziato ancora la presidente della Camera alta boliviana – ha aperto la breccia che ha consentito alla gioventù boliviana di fare il suo ingresso nella politica nazionale e internazionale. “Sto assumendo la presidenza del Senato a 29 anni e questo è stato possibile proprio grazie alla riforma della Costituzione”.

Salvatierra ha poi aggiunto che a partire dall’investitura di Evo Morales come Presidente dello Stato Plurinazionale, si è aperto un nuovo cammino per tutti e la Bolivia oggi è considerata il “miracolo economico” dell’America Latina e un esempio per l’importante partecipazione alla vita politica delle donne e dei nativi, oltre che dei settori popolari.

“La Bolivia è nostra: oggi non è più la Bolivia dell’esclusione, della segregazione e della frustrazione, bensì la Bolivia della speranza per i giovani e della possibilità di materializzare i loro sogni, perché la Bolivia è giovane e merita che i giovani ora abbiano un ruolo da protagonisti”, ha affermato.

 

Traduzione dallo spagnolo di Domenico Musella

 

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