Venerdì 30 marzo 2018 (venerdì santo): Giornata di digiuno nazionale per l’abolizione dell’ergastolo. Sostenitori ufficiali della campagna: “Associazione Fuori dall’ombra”, “Associazione Yairaiha”, “Ristretti Orizzonti” e la “Comunità Papa Giovanni XXIII”.

Dedico questa ballata ai miei compagni ergastolani: LA BALLATA DELL’ERGASTOLANO

Si muovono come spettri / tre passi avanti / tre passi indietro / nulla neppure il nulla / non hanno nulla per cui attendere / nulla per cui sperare / nulla per cui vivere.

Si muovono come spettri / tre passi avanti / tre passi indietro / nulla neppure il nulla / non pensano / non vogliono pensare / forse non possono pensare.

Si muovono come spettri / tre passi avanti / tre passi indietro / nulla neppure il nulla / in un mondo che non conoscono più / in un mondo che non li riconosce più.  

Si muovono come spettri / tre passi avanti / tre passi indietro / nulla neppure il nulla / in un mondo dove / il sopravvivere uccide il vivere.

Si muovono come spettri / tre passi avanti / tre passi indietro / nulla neppure il nulla / in un mondo dove la morte / non fa più paura / dove la notte divora il giorno / dove la luna oscura il giorno / dove i giorni sono lunghi / e le notti ancora di più.

Si muovono come spettri / tre passi avanti / tre passi indietro / nulla neppure il nulla / guardando il tempo che va via / senza prima né dopo / solo presente che dura per sempre.

Si muovono come spettri / tre passi avanti / tre passi indietro / nulla neppure il nulla / sopravvissuti al passato / ma non al futuro / perduti per sempre / in un modo perduto.  

Voci da fuori  

…da cappellano “emerito” del carcere, sono pienamente d’accordo…. Anche il Vangelo è d’accordo! Buona giornata, coraggio!

Don Saulo

Grazie per l’invito Carmelo, aderisco al digiuno! Finalmente un Venerdì Santo veramente dedicato a qualcosa di molto spirituale, hai invitato il Papa? Credo che i preti lo dovrebbero dire in tutte le parrocchie e le chiese la domenica delle Palme e invitare la gente a firmare il venerdì santo nelle chiese per l’abolizione dell’ergastolo…. digiunare tutti insieme potrebbe essere un concreto grande passo avanti per l’umanità! Un abbraccio forte.

 Luca

Ciao Carmelo, ti do del tu perché ti conosco, letteralmente, da qualche tempo ormai. Leggo sempre volentieri le tue lettere, e stimo tantissimo quello che fai per gli ergastolani con fine pena mai. Non avevo però mai dato peso tanto a quel 9999 sul layout della pagina della rivista  A.… Quando ho scoperto cosa significava, mi son sentito fisicamente un po’ male. Un numero a scadenza impossibile…una beffa nero su bianco, un esempio lampante di burocrazia inumana. O, almeno, sembra veramente difficile che sia la pensata di un essere umano come noi. Io amo tante cose, tra cui il cinema, e quasi automaticamente, dopo quell’iniezione di bile provocata da quegli 8 numeri, mi è apparsa un’idea: …E se un ergastolano non muore più, e se raggiunge quel 31 dicembre… poi che succede?…

Nicolò

Caro Carmelo, non è vero che nulla sia cambiato: fintanto che ci saranno persone che vogliono portare avanti delle scelte e delle proposte che intendono smuovere l’indolenza degli onesti, finché ci sarà chi avrà il coraggio di gridare il bisogno di giustizia anche nel pieno del silenzio di tutti, vorrà dire che ci sono le condizioni perché qualcosa cambi. Con che tempi? Con quali modalità? Queste non sono quantificabili. Il problema potrebbe nascere quando i profeti taceranno, non quando gli indolenti si fanno menare per il naso. Ci vorranno sempre dei profeti. Allora tu non smettere di gridare, anche quando ti sembrerà di essere solo nel deserto. Un grandissimo abbraccio.

Don Antonio

Caro Carmelo, apprendo con molto dispiacere che alcune persone ti abbiano criticato ed offeso con commenti sgradevoli, unicamente perché hai espresso le tue idee. A me ha fatto un gran piacere sentirti parlare dei tuoi pensieri e delle tue opinioni, anche perché sei una mente brillante e libera (scherzando, ma non troppo, ti direi che la tua mente è molto più libera della maggioranza delle menti schiave che popolano corpi liberi). Mi viene in mente la città vecchia di De André quando penso ai detenuti “Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese. Ma se capirai, se li cercherai fino in fondo se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo”: pensa a quanta gente giudica senza riflettere sulla stessa vita, sulle opportunità che ciascheduno ha ed ha avuto. Ciò detto non demoralizzarti mai, pensa scrivi ed esprimiti come hai sempre fatto perché sei un aiuto per tutti i detenuti e sei un esempio di libertà per ognuno. Un abbraccio.

Daniel

Voci da dentro

Grazie del tuo sorriso che mi hai mandato per lettera perché la sezione non gode proprio di serenità e allegria, ovviamente siamo in prigione, poche attività, palestra momentaneamente chiusa, catechesi ferma da un po’, un personale diciamo abbastanza punitivo e basta poco per accendersi scintille e fuochi. L’istruzione è molto bassa, l’ignoranza vige, saluto tutti ma do la confidenza a pochi.

Daniele

Ieri sera è deceduto un altro ergastolano ostativo detenuto AS1. Un infarto e non c’è stato nulla da fare. Lo sai cosa ho pensato io e qualche amico: lo Stato vendicativo ha risolto il problema dell’ergastolo ostativo: nell’arco di dieci anni, la maggior parte di noi andrà a miglior vita.

    Alessandro

Qui non c’è più resistenza, le cose sono peggiorate, la vivibilità è ridotta a livello vegetativo. Abbiamo fatto una battitura ai cancelli ma hanno partecipato in pochi e quei pochi sono stati tutti puniti con dieci/quindici giorni d’isolamento.

Pasquale

 A cura di Carmelo Musumeci per l’Associazione Liberarsi www.liberarsi.net