Vivo tutti i giorni in un mondo che mi pare sempre più incomprensibile.

In realtà, se ci rifletto, mi rendo conto che è semplicemente molto diverso dal mondo in cui sono nato e cresciuto. Quel mondo mi ha formato e ha strutturato in me una certa visione, un certo modo di sentire, di agire, di pensare.

Ma riconosco che anche io, rispetto al mondo che mi si è proposto, ho fatto le mie scelte: ho aderito o rifiutato, ho amato e odiato, ho fallito, ho avuto successo… in sintesi: ho vissuto.

Facciamoci dunque la domanda più importante, per prima cosa: vogliamo vivere? In che condizioni vogliamo farlo?

Se vogliamo vivere è ragionevole che cerchiamo di costruire le migliori condizioni per farlo: questo dipende da noi, anche quando sono implicati gli altri. Non posso chiedere agli altri di cambiare, posso solo essere il cambiamento che desidero.

Come fare?

Come al solito.

L’Essere Umano, soprattutto nei momenti di crisi come l’attuale, ha sempre immaginato un nuovo mondo.

Esiste uno strumento potente a disposizione di ognuno di noi: costruire un’immagine a futuro e lavorare perché essa si realizzi: pensare il mondo, le relazioni umane, politiche, economiche, sociali secondo i criteri che io credo giusti e buoni e lavorare con coerenza affinché quell’immagine si realizzi. Al tempo stesso levare peso alle immagini che ostacolano quel miglioramento, quel cambiamento che vogliamo.

Spesso mi trovo a combattere con vecchie immagini sbagliate, lavorando in contrapposizione. Molto diverso è quando lavoro in costruzione lanciando nuove immagini e nuove costruzioni.

L’immagine è rivoluzionaria, l’immagine muove persone e popoli verso direzioni evolutive. Ma l’immagine è solo uno strumento dell’intenzione umana che può andare verso direzioni differenti e che, in questo momento, necessita assolutamente di una direzione positiva: verso la comprensione, la curiosità, la ricerca, l’unione, la riconciliazione, l’amore…

 

Questo il mondo che è necessario immaginare nella nostra vita personale e sociale.

 

Questo il mondo in cui credere.

 

Questo il mondo da costruire, mattone dopo mattone, giorno dopo giorno.