Il governo turco di Erdogan, attualmente detiene illegalmente almeno 157 giornalisti nelle proprie carceri, pochi giorni fa ha bloccato in Turchia tutte le pagine di Wikipedia, l’enciclopedia libera di internet. Fra le motivazioni addotte, la principale è quella in cui si sostiene che Wikipedia, con la diffusione delle proprie notizie, di fatto appoggia i terroristi che operano contro la nazione turca. Una motivazione del tutto ridicola, per non dire esilarante, se non fosse che tutto ciò sta veramente accadendo.

La disposizione di questo blocco va ad aggiungersi alle molte altre violazioni delle libertà civili, messe in atto dal governo turco, documentate dal rapporto dell’istituto indipendente svedese Stockholm Center for Freedoom  e tutte volte a soffocare ogni forma di dissenso e di libertà minima d’informazione. Di fatto il governo, che adesso appare quanto ci sia di più vicino a un vero e proprio regime, va stringendo ancora di più le maglie di una rete di controllo ormai a dir poco diventata asfissiante. Ci sorprendiamo inoltre che purtroppo quasi nessuno dei principali media abbia dato risalto a questa importante notizia.

Pubblichiamo il testo della protesta di Wikipedia e la sua raccolta firme, che appoggiamo in pieno. Rinnoviamo inoltre tutta la nostra solidarietà ai molti giornalisti che da molti mesi di fatto sono prigionieri politici di un governo che pare sia uscito dalla più buia notte del Medioevo.


“Sabato 29 aprile 2017 le autorità turche hanno bloccato l’accesso a Wikipedia nel paese. Ciò ha comportato la perdita di accesso per la popolazione a una imponente quantità di informazioni storiche, culturali e scientifiche.

Noi, i sottoscritti membri del movimento Wikimedia, crediamo che tutte le persone abbiano diritto all’accesso a informazioni libere di alta qualità nella lingua di loro scelta e in un formato utilizzabile. Siamo felici di rispondere a dubbi riguardo ai nostri contenuti, ma non sono i governi o le corporazioni a stabilire i nostri contenuti. L’ultima parola su queste decisioni spetta al consenso della comunità, basato su fonti indipendenti. Sosteniamo la libertà di espressione e di accesso alle informazioni.

Alcuni mezzi di comunicazione hanno affermato, sulla base di affermazioni attribuite alle autorità turche, che i wikipediani sarebbero sostenitori del terrorismo o che abbiano creato contenuti che «supportano il terrorismo».  Siamo amareggiati e sorpresi dall’insinuazione secondo cui la nostra comunità sosterrebbe il terrorismo o azioni violente di qualsivoglia genere. Questo è in contrasto con la stessa natura del nostro lavoro, che consiste nel fornire in modo neutrale i fatti e i punti di vista più importanti. Non appoggiamo programmi politici su Wikipedia. Non appoggiamo il terrorismo.

Questa la dichiarazione integrale emessa dalla Wikimedia Foundation.”