Si  è svolto a Roma il sit-in per chiedere “Verità per Giulio Regeni”, indetto dall’associazione Antigone e dalla Coalizione italiana libertà e diritti civili, con la partecipazione di Amnesty International. Un enorme striscione giallo con la scritta “Verità per Giulio Regeni”  – lo stesso che compare in questi giorni sulle facciate di diversi enti locali – è stato srotolato su via Salaria, accanto a una lunga striscia di tela bianca su cui un gruppo di ragazzi ha dipinto fiori e altri motivi.

Numerose le immagini del giovane ricercatore ucciso, presente in foto, dipinti e striscioni retti dai partecipanti.

Lo scrittore Erri de Luca ha chiamato in causa il governo italiano, con la richiesta di portare davanti all’Europa questo caso, che riguarda un cittadino europeo e non solo l’Italia e l’Egitto. L’Europa deve chiedere conto alle autorità egiziane delle terribili sevizie inflitte a Regeni. De Luca ha parlato di delitto di stato, di impunità, di torture prolungate per estorcere al giovane informazioni che non aveva, chiaramente opera di “professionisti” coperti da un’impunità che va denunciata. Per una volta, ha concluso, gli interessi economici non devono prevalere sulla politica e sulla ricerca della verità.

Fotoreportage di Dario Lo Scalzo