Il governo tedesco rappresentato da Angela Merkel continua a dettare legge alla Grecia, messa alle strette dalla prossima scadenza economica dell’8 aprile, giorno in cui dovrà necessariamente aver reperito nuovi fondi per poter garantire i servizi pubblici di primaria necessità ai cittadini greci.

Il governo tedesco per voce di Angela Merkel fa leva sulla disperazione della Grecia per imporre al governo Tsipras un nuovo pacchetto di misure di austerità lacrime e sangue, in cambio di ulteriori aiuti economici europei.

Aiuti economici comunitari che, in quanto appartenenti all’intera comunità europea, dovrebbero quanto meno essere discussi e concordati tramite una rappresentanza comunitaria allargata e che invece sono trattati da Angela Merkel come se si trattasse di una questione di esclusiva competenza della Germania.

Più che da paese appartenente alla Comunità europea, il governo della Merkel, specie in quest’ultimo periodo, pare sempre più comportarsi da padrone indiscusso di tutta la baracca europea.

Questa posizione intransigente sembra inoltre assumere i toni di un regolamento di conti nei confronti della Grecia, come a volerla umiliare e piegare definitivamente ai voleri di una Germania forte e sempre più autoritaria.

Da quando è stato eletto il governo greco di Syriza cerca di resistere in tutti i modi alla pressione europea, opponendosi a un vero e proprio ricatto, che gli imporrebbe in cambio di aiuti di applicare nuove misure restrittive, che graveranno ulteriormente sui già provati cittadini greci.

Le politiche di austerità hanno già portato a conseguenze disastrose per tutta la nazione greca e  sono già state giudicate lesive dei diritti umani da un rapporto del FIDH (Federazione Internazionale Diritti Umani).

In questo contesto di grave crisi, le autorità elleniche sono disposte a tutto per trovare aiuti esterni, pur di non imporre nuove misure di austerità

Prova della disperata situazione greca è il tentativo fatto di recente da una delegazione del Ministero degli esteri greco, che è volata a Teheran per chiedere al governo iraniano di acquistare titoli di stato a breve termine, comprando così una parte del debito ellenico per superare la crisi che attanaglia il paese.

In precedenza la Grecia in cerca di aiuto aveva già allacciato contatti con Cina e Russia. Ad oggi non si conosce ancora l’esito di questo tentativo, né la contropartita richiesta dall’Iran in cambio degli aiuti.

Stasera Tsipras avrà ancora un incontro con la cancelliera tedesca, forse l’ultimo per cercare di ottenere gli aiuti senza essere costretto a sottoporre il popolo greco a nuove misure economiche e sociali di austerità.