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Tra rivoluzioni reali e immaginarie
Lo studioso e giornalista politico Majed Kayyali dà un resoconto di alcuni aspetti della rivoluzione egiziana, con le sue caratteristiche di movimento spontaneo, sostanzialmente nonviolento, slegato dalle categorie politiche tradizionali e che ha sorpreso anche i giovani che sono quelli che hanno innescato questo movimento sociale.
Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza non per moralismo, ma per dignità
L’Italia è molto meglio di chi al Governo e in Parlamento immeritatamente la rappresenta. E in questa domenica di febbraio, grazie alle donne, cominciamo ad accorgercene. Mai prima d’ora si era assistito a manifestazioni tanto imponenti organizzate non dai partiti, ma dalla gente, da tutti coloro che lottano contro il berlusconismo e difendono la Costituzione.
Grazie Egitto!
Le dimissioni di Mubarak segnano una straordinaria vittoria della gente: in 18 giorni di mobilitazione nonviolenta, resistendo ad aggressioni di ogni tipo, gli egiziani sono riusciti a liberarsi di un dittatore che li opprimeva da 30 anni!
Il coraggio e la perseveranza dimostrati dai manifestanti sono esempio che ci auguriamo altri popoli seguano.
E non solo nel mondo arabo.
Mubarak rinuncia e cede il potere alla cupola militare
Il presidente dell’Egitto, Hosni Mubarak, ha rinunciato oggi alla carica dopo quasi trenta anni di governo e diciotto giorni di presione sociale sostenuta continuamente nelle diverse cittá di tutto il paese, ed ha ceduto il potere al Consiglio Supremo delle Forze Armate (CSFA), come ha informato la televisione statale.
La Comunità insieme al popolo egiziano
La Comunità per lo sviluppo umano incoraggia e solidarizza con la protesta dei popoli di Tunisia, Algeria, Albania, Yemen ed Egitto.
La ribellione quasi contemporanea e per motivi simili di questi popoli, ci sembra l’ ennesima dimostrazione che la crisi economica che stiamo vivendo è solo l’ultima propaggine di una profonda crisi di valori.
Mubarak, afferrato al potere nonostante la pressione di El Baradei
La folla, sfidando carri armati e aerei che volano bassi, ascolta la voce del moderato Mohamed el-Baradei: “Il cambiamento non fa marcia indietro, abbiamo recuperato la libertá”. Americani ed europei hanno tollerato per decenni il leader egiziano, come garante di una stabilità ottenuta attraverso la violazione dei diritti umani, e in parte lo hanno addirittura lusingato.
Egiziani protestano con messaggi chiari, al margine delle cifre
Un miscuglio di ira e festa ha caratterizzato le marcie in Egitto, esigendo la rinuncia di Mubarak a chi i manifestanti rimproverarono le politiche domestiche ed la vergognosa sottomissione a Israele. Con indipendenza dalle cifre che divergono tra i dati dalla polizia (200.000 persone) e degli organizzatori (2 milioni), la dimostrazione ha superato quelle degli ultimi 8 giorni
Convocano a una manifestazione in Siria
In Siria é stato lanciato un invito a manifestare contro il regime di quel paese. L’appello è stato fatto dal social network Facebook, che è censurato dalle autorità siriane, una mossa che a sua volta viene derisa da alcuni nella rete. Gli organizzatori sostengono di non essere solo contro il presidente siriano, Bashar al-Assad.
Manifestazioni sfidano il coprifuoco in Egitto
I confronti tra manifestanti e la polizia continuano in varie città egiziane, nonostante dalle 18:00 rimanesse stabilito il coprifuoco in tutto il paese, vigente fino alle 07:00. Gli scontri si sono svolti essenzialmente a Il Cairo, Alessandria e Suez.
Nel corso delle dimostrazioni i manifestanti incendiarono la sede principale del Partito Nazionale Democratico (PND).
Incolpato ex dittatore Duvalier per furto e corruzione
L’ex dittatore haitiano Jean Claude Duvalier è stato incolpato per delitti di corruzione, furto ed appropriazione indebita di fondi pubblici tra il 1971 ed il 1986, ha annunciato la Procura generale. Come ha anticipato a mezzi di stampa Aristidas Auguste, pubblico ministero di Porto Principe, l’imputazione si è già consegnata ad un giudice istruttivo.









