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Comunicati Stampa

Rapporto di Amnesty sull’inquinamento del delta del Niger

Nel rapporto “La vera tragedia: ritardi e mancanze nella gestione delle fuoriuscite di petrolio nel Delta del Niger”, Amnesty International e il Centro per l’ambiente, i diritti umani e lo sviluppo (Cehrd) hanno affermato che la Shell deve impegnarsi a pagare una quota iniziale di un miliardo di dollari per bonificare la zona di Bodo, nell’Ogoniland.

La protezione dei giornalisti è messa in discussione dopo la morte di un cameraman

Cameraman del gruppo audiovisivo Rede Bandeirantes, da cui nasce la TV omonima, Gelson Domingos da Silva stava facendo un servizio su un’operazione di polizia nella favela Antares (ovest di Rio de Janeiro) quando è stato colpito a morte da una fucilata nella mattinata del 6 novembre 2011.

Bonifiche: confermate le denunce di Greenpeace

Nel corso di un’audizione alla “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti” [1], la Dottoressa Loredana Musumeci, Direttrice del dipartimento ambiente dell’Istituto Superiore Sanità, ha confermato la gravità degli impatti sanitari dei Siti d’Interesse Nazionale, le aree dismesse che da anni attendono di essere bonificate.

Amnesty presenta ai candidati il manifesto in 10 punti per i diritti umani in Egitto

A poco meno di un mese dalle elezioni parlamentari in Egitto, Amnesty International ha chiesto a tutti i candidati di sottoscrivere un manifesto in 10 punti, come segno di serietà nel fare riforme nel campo dei diritti umani e di mantenere le promesse e le aspettative della “rivoluzione del 25 gennaio”.

Alluvione di Genova: vittime del caos climatico, afferma Greenpeace

Le drammatiche scene viste appena pochi giorni fa nelle Cinque Terre oggi si ripresentano con altrettanta gravità a Genova. “È certo che ci sono molte cause per la violenza dei fenomeni meteo che stanno colpendo il nostro Paese, e che ve ne sono altrettante per i danni e le vittime che producono, compresi il dissesto idrogeologico e la gestione del territorio. “

Forze Armate: Non c’è nulla da festeggiare!

Domani è la Festa delle Forze Armate, ma coi tempi che corrono, non c’è proprio nulla da festeggiare. Anzi, è arrivato il tempo di ripensare un’istituzione pubblica che ci costa ventisette miliardi di euro all’anno, che spende male e spreca moltissimo.

Secondo Greenpeace gravi mancanze nei test sulle centrali nucleari

Oggi Greenpeace presenta una mappa che permette a tutti i cittadini europei di leggere, in maniera semplice, i risultati degli stress test effettuati sulle centrali nucleari. Analizzando i risultati dei test giunti fino ad ora, Greenpeace denuncia una analisi incompleta dei rischi e una preoccupante approssimazione sull’analisi dei dati.

La voce di Dimitris: nessuno può azzittire la nonviolenza

Dimitris Kozaridis aveva 53 anni ed era un muratore disoccupato con due figlie e una moglie
a carico.

Greenpeace condanna l’aumento di sussidi alla caccia baleniera

Greenpeace insieme a una coalizione di ONG giapponesi condanna l’ultimo tentativo del governo nipponico di sostenere il proprio programma di caccia baleniera, cosi detto “scientifico”. Per la caccia alle balene il Giappone ha stanziato ben 2,28 miliardi di yen in più, pari a oltre ventuno milioni di euro.

Capre alla diossina

Duecento capre sono state prelevate all’alba dalla masseria Sant’Andrea vicino a Taranto. Le operazioni eseguite dal servizio veterinario dell’Asl di Taranto, hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

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